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Swami Kriyananda disse: «Studiare l’influenza del proprio segno, come fa il vero ricercatore dell’astrologia, è incominciare a comprendere questa scienza divina e porsi sulla strada che aiuta lo studente nel suo cammino attraverso le vie della conoscenza» (R. Rizzi Silva, La via dello yoga. La conoscenza di sé nella luce degli astri, Mediterranee, Roma 1986, p. 92). Il libro indicato, del 1986, mi ha aperto un mondo. Ringrazio molto l’autrice, Rosanna Rizzi Silva, per averlo scritto. Ho tratto da lì molte delle informazioni che ho scritto e scriverò in questa piccola serie di articoli sull’astrologia «yogica».

Storia del segno

Negli scorsi articoli abbiamo già spiegato che seguiremo il calendario, e non la solita sequenza con cui troviamo elencati i Segni (che di solito comincia con l’Ariete e finisce con i Pesci). Dunque lo scorso articolo ha trattato il Leone e questo si occuperà della Vergine. Il 21 agosto (o giù di lì) il Sole lascia il segno del Leone e «entra» in quello della Vergine.
Nell’astrologia indiana il segno della Vergine si chiama Kanya, che protegge il mese che scorre tra la Luna piena di agosto e di settembre. La parola kanyâ (vergine) compone il nome del mito Pancakanya (cinque=panca, vergini=kanya); le cinque vergini sono donne sposate, tutte madri e sono le protagoniste dei due maggiori poemi – Ramayana e Mahabharata – della cultura hindu; le kanya vengono invocate per distruggere ogni peccato, con un inno mattutino.
Nell’astrologia occidentale il segno è stato aggiunto allo zodiaco tra il 6540 e il 4380 a.C., e giungeva al Solstizio d’estate; anche per questo la Vergine è una donna che regge una spiga; la Vergine fu identificata anche con Demetra, che ha una spiga in mano. Anche nei Tarocchi la Vergine è identificata con la carta n° 3, l’Imperatrice, signora della natura e degli animali. La Grande Madre guida verso il Fine Supremo.

Caratteristiche della vergine

Quello della Vergine, di Terra, mutabile, femminile, notturno, è un Segno mentale – come il
Gemelli, che ha lo stesso governatore, Mercurio – ed è portato al dubbio e al senso critico. Il nativo,
curioso e desideroso di verità e giustizia, rischia di essere pignolo con eccessi di minuziosità quando è meno evoluto; è molto intelligente – ma lento nel riflettere e giudicare. Contrariamente all’Ariete – che comincia molte cose, molte senza finirle – la Vergine non lascia nulla in sospeso né interrompe qualcosa.
Ultimo dei Segni estivi, è duro e secco come il suolo durante la stagione calda; così il carattere è chiuso, «arido» e solitario. La pratica dello yoga dovrà essere costante, stimolare il nativo all’amore per gli altri, e avvicinarvisi in modo più umano.
I nativi sono dominati da Mercurio, che fa da tramite tra l’umano e il divino. Anche per questo sono magnanimi, imparziali, dotati di rettitudine morale e senso pratico; insegnano l’ordine e la precisione, ma devono imparare a scendere dalla testa alla pancia. C’è un eccesso di energia rivolta ai particolari, allora occorre andare dal particolare all’insieme: iniziare a muovere pollice, poi indice e tutte le altre dita, dalla mano-polso-braccio-spalla-altra spalla-braccio-polso-mano ecc. Poi testa-tronco-una gamba-l’altra gamba ecc., fino a coinvolgere tutto il corpo che si muove roteando intorno al chakra (ruota) al centro del corpo, manipura, il cui bija-mantra è RAM. Il manipura chakra governa lo stomaco, punto debole del Cancro, segno che trasforma il cibo; anche la Vergine assimila il cibo, e punti deboli del Segno sono l’intestino e la milza, con conseguenti disturbi come colite, costipazione, malattie intestinali…

Quali posizione yoga?

Pavana-muktasana

Supini, unire le gambe e, strisciando quasi i piedi sul tappetino, avvicinarli ai glutei e sollevarli per ripiegare le gambe verso il petto, con la sola forza delle mani; appiattire bene la schiena e poi prendere le ginocchia con le mani intrecciate e «tirarle» verso il petto, allungando la nuca e spingendo giù il mento, se si fosse sollevato. 

Pavanamuktasana
Dopo qualche respiro (7-10) immobili nella posizione, completarla sollevando il capo come per toccare le
ginocchia con la fronte. Un paio di respiri al massimo e poi riportare la testa a terra, slacciare le braccia e riportare le gambe distese, strisciando quasi i piedi sul tappetino anche nel ritorno. Riposo, poi ripetere altre 2 volte per gli stessi tempi.
Variante: può eseguirsi la posizione parziale, con una sola gamba alla volta, e anche in questo caso si
solleverà la fronte verso il ginocchio 

Utthita-konasana

Questa posizione aiuta la peristalsi.
Seduti a gambe distese di fronte e unite, prendere una delle gambe e sollevarla, dritta e tesa, tenendola per
l’alluce o per la caviglia, raddrizzando la schiena. La mano libera si appoggia al ginocchio della gamba
sollevata e lo “spinge” verso il basso, per aumentare lo stiramento posteriore. Tornare e ripetere con l’altra
gambe per lo stesso tempo (3-4 respiri). Tornare, riposare e ripetere altre 2 volte, aumentando ognuna di
1-2 respiri.


Supta konasana

Questa posizione facilita la digestione.
Sdraiati sulla schiena, piegare e divaricare le gambe per prendere gli alluci o le caviglie con le mani, passando davanti al bacino; allungare verso l’alto le gambe divaricate, in modo che sia le braccia sia le gambe siano distese, mentre la schiena resta appiattita sul pavimento. Respirare immobili per 3-4 volte e
tornare. Riposare e ripetere altre 2 volte, aumentando ognuna di 1-2 respiri.

Variante: se non si riesce a tenere i piedi né le caviglie, ci si può agganciare al retro dei polpacci o al
bordo dei pantaloni e delle calze, in attesa che la parte posteriore delle gambe e delle cosce si allunghi col
tempo; oppure, dopo essersi agganciati agli alluci o alle caviglie, si possono allungare le gambe a turno,
prima una, poi l’altra e così via, alternando…

Vergine


Shiva Prana-mudra

La posizione della maschera.

«È quell’atteggiamento delle mani che evoca il respiro del dio Shiva. Si esegue ponendo i pollici sotto il
mento, gli indici sulle orecchie (con una leggera pressione sul condotto uditivo), i medi sulle tempie,
mentre gli anulari sfiorano la parte interna degli occhi e i mignoli, posti sulle narici, esercitano una
pressione alternata sugli sbocchi delle nadi ida e pingala»

Buona pratica e tutti

Cinzia Picchioni

 

VergineAstrologia archetipicaBongiovanni, Carmignani

Una grande opera completa che presenta una panoramica sulla storia dell’Astrologia e dell’Astronomia, l’analisi dei concetti fondamentali dell’Astrologia e il confronto e il dialogo con le più aggiornate scienze quali la psicologia junghiana, un approfondita esplorazione dei simboli astrologici e tanto altro.

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