Questa è una delle tre meditazioni più importanti del Kundalini Yoga, da sola ha effetti molto positivi su diverse aree del cervello, porta un equilibrio totale nella psiche individuale, rendendo la mente fortemente stabile, e può aiutare a risolvere ogni tipo di problema emotivo.
Con la proiezione del suono a L si attua una profonda pulizia del subconscio e quindi si apre un’opportunità di liberazione da schemi vecchi, emozioni irrisolte e altro ancora.
Con il movimento delle dita si stimolano le polarità di base dell’energia, con un effetto di riequilibro e rafforzamento del campo energetico e del sistema nervoso.
“Yogi Bhajan disse, durante il Solstizio Invernale del 1972, che una persona che veste di puro bianco e medita sulla corrente C sonora per 2 ore e ½ al giorno per un anno conoscerà lo sconosciuto e vedrà l’invisibile”. Attraverso questa pratica costante, la mente si risveglia alle capacità infinite dell’anima per il sacrificio, il servizio, e la creazione.” (dal manuale formazione insegnanti di primo livello).
Kirtan Kriya – la meditazione Panj-Shabd
Posizione facile
Qualora abbiate ancora problemi nel mantenere la posizione da seduti, è possibile sedersi sopra un cuscino nel caso di una meditazione lunga. Le gambe saranno incrociate normalmente.
Mantra – Sa Ta Na Ma
Il mantra Sa Ta Na Ma è detto Panj Shabd: si tratta dei cinque (Panj) suoni originari (Shabd), “S”, “T”, “N”, “M” e “A”.
- Sa sta per infinito
- Ta per vita
- Na per morte
- Ma per rinascita
Taaaa: suona una nota più in basso di Saaaaa. Naaaa: suona una nota più in basso di Taaaa. Maaaa: suona circa alla stessa altezza di Naaaa.
Questo Mantra viene ripetuto in cinque fasi:
- con voce normale
- bisbigliato
- senza parlare, mentalmente
- di nuovo bisbigliato
- di nuovo normale
Ogni ripetizione può durare da uno a cinque minuti, ma tutte dovranno avere la stessa durata, salvo la fase centrale che durerà il doppio delle altre.
- Un minuto ad alta voce,
- un minuto bisbigliato,
- due minuti in silenzio,
- un minuto bisbigliato,
- un minuto ad alta voce.
Tecnica energetica
Durante la ripetizione del Mantra si congiungerà il pollice a ciascuno delle altre dita ad ogni sillaba, anche nella parte silenziosa della meditazione. Oltre a migliorare la concentrazione questa tecnica stimola anche le punte delle dita, le zone di riflesso del vertice del capo. Inoltre, com’è noto dalla chiromanzia e dalla fotografia Kirlian, ogni dito ha la propria particolare energia. L’indice, essendo il dito di Giove, è collegato alla saggezza. Il medio, invece, come dito di Saturno, ha a che vedere con la disciplina. L’anulare è il dito del Sole e governa la forza vitale e il mignolo, essendo il dito di Mercurio, è collegato alla comunicazione. Il pollice sta per l’io, l’ego. Oltre a questo molti meridiani o Nadi, alcuni dei quali si dirigono verso il cervello, terminano nelle punte delle dita. Queste conoscenze vengono usate spesso nello yoga Kundalini per canalizzare l’energia.
Visualizzazione
A ogni sillaba immaginate un flusso di energia nel “cordoncino d’oro” (il collegamento tra la ghiandola pineale e la pituitaria) a forma di “L”.
Quando visualizzate l’energia che entra dalla cima della testa, iniziate a far vibrare la “S”, la “T”, la “N” e la “M”, muovendo la “A” giù e fuori attraverso il punto fra le sopracciglia, proiettando il suono verso l’infinito.
Alla sillaba Saaa si congiungono e si premono il pollice e l’indice.
Alla sillaba Taaa, il medio e il pollice.
Alla sillaba Naaaa, l’anulare e il pollice.
Alla sillaba Maaaa, il mignolo e il pollice.
Per concludere la meditazione
Kundalini Yoga, di Satya Singh, Macro Edizioni
Kundalini Yoga è un testo di riferimento molto importante, un manuale molto conosciuto, apprezzato e usato da tutti gli insegnanti di yoga kundalini.
La tecnica yogica come è stata trasmessa da Yogi Bhajan, viene abbinata da Satya Singh all’antica conoscenza energetica dei meridiani cinesi e alla Kinesiologia applicata di George Goodheart.