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L’infanzia

Yogi Bhajan o Harbhajan Singh Puri (che vuol dire “il leone che canta la gloria divina del nome di Dio”) nacque il 26 agosto del 1929 a Kot Harkaran, in un piccolo villaggio nel nord ovest dell’India, che ora è nell’attuale Pakistan.
Primogenito di una famiglia sikh molto benestante, la sua famiglia possedeva l’intero vilaggio in cui viveva. Sin dalla prima infanzia diverse furono le figure che lo educarono e nutrirono quello che sarebbe diventato: suo padre Kartar Singh, dottore in medicina, contribuì a risvegliare il suo interesse per la medicina, per lo yoga e per le terapie naturali; sua madre, Harkrishan Kaur, che viene descritta co­me una donna volitiva e fedele ai propri principi, lo educò con amorevole severità; suo nonno Sant Bhai Fath Singh Ji, che era riconosciuto come un uomo saggio e santo, lo ispirò ai valori e alle virtù di base della dottrina sikh; la nonna paterna Ishar Kaur gli insegnò, insieme a sua madre, il grande rispetto per le donne.
Fu inoltre introdotto allo studio comparato delle religioni e del Gurbani Kirtan da Sant Ranjit Singh.

Lo studio dello yoga

Yogi Bhajan iniziò a praticare yoga a soli sette anni sotto la guida di Sant Hazara Singh, che lo accettò come suo discepolo. Sant Hazara Singh era un importante Maestro tantrico, all’epoca Mahan del Tantra Bianco, e Yogi Bhajan rimase presso di lui diversi anni, superando prove che ridussero significativamente il gruppo dei discepoli, sino a che a sedici anni e mezzo venne proclamato Maestro di Kundalini Yoga, diventando il più giovane praticante ad aver raggiunto la maestria di tutta la catena dei Maestri di questa disciplina.
Nel 1947, all’età di diciotto anni, Sant Hazara Singh ordinò a Yogi Bhajan di lasciare immediatamente il ritiro e lo informò che da quel momento non si sarebbero più incontrati, e così fu.

Nuova Delhi

In questo anno, in seguito agli scontri che avrebbero determinato la separazione del Pakistan dall’India,Yogi Bhajan condusse circa 7000 profughi sikh e hindu del suo villaggio oltre il confine, per condurli in salvo attraverso peripezie e disagi fino all’attuale Punjab indiano: fu un’esperienza in cui si rivelarono le sue grandi capacità di leader e guida.
Qui Yogi Bhajan fre­quentò una scuola di specializzazione e passò in­fine all’università di Pandjab, che lasciò nel 1950 con una laurea in economia. La sua formazione spirituale continuò sempre nel nord dell’India, presso lo Shivananda Ashram con intensi studi sul Vedanta. A Delhi, dove si stabilì con la famiglia, divenne Maestro di Hata Yoga, sotto la guida di un eminente Maestro, Acharya Narinder Dev dello Yoga Smriti. Nel 1953 spo­sò Sardarni Inderjit Kaur, in seguito conosciuta come Bibiji, che negli anni successivi gli donò tre figli. Dopo aver lascia­to l’università, Harbhajan Singh intraprese la carriera del pubblico impiego diventando ufficiale della guardia di frontiera e servendo nel distretto di Amritsar, città nel nord dell’India che per lui, in quanto Sikh credente e praticante, aveva un significato particolare, perché sede del “Tempio d’Oro”, il luogo sacro più importante per la religione sikh. In seguito si trasferì all’aeroporto di Delhi.
Yogi Bhajan approfittò di ogni occasione per partecipare ai doveri e alle usanze tradizionali. Così ogni giorno prestava il suo aiuto nella purificazione cerimoniale del Tempio d’Oro e frequentava una guida spirituale personale.

Yogi Bhajan in Occidente
Yogi Bhajan negli Stati Uniti, nel 1971

L’occidente

Nel 1964 un astrologo gli predisse che, dopo breve tempo, avrebbe lasciato la sua professione, per recarsi in occidente a portare agli uomini un insegnamento spirituale e religioso.
Infatti nel settembre del 1968 fu invitato dall’alto commissario canadese a Delhiad a insegnare yoga e filosofia yoga presso l’Università di Toronto in Canada; egli accettò l’offerta, lasciando il suo posto di lavoro, e si recò a Toronto.
Dopo un breve soggiorno in Canada, Yogi Bhajan approdò negli Stati Uniti, nella turbolenta cultura hippy, si stabilì a Los Angeles e osò rendere di dominio pubblico il Kundalini Yoga, iniziando ad insegnarlo apertamente, senza iniziazione, seguendo un modello di insegnamento che non conosceva precedenti nel lungo percorso della tradizione del Kundalini Yoga. Per questo attirò su di sé le aspre critiche dei maestri tradizionali indiani, ma Yogi Bhajan era consapevole che era giunto il momento di diffondere pubblicamente i segreti di questa antica scienza con l’avvicinarsi di un’era nuova, dominata dalla coscienza, dall’energia e dall’informazione: l’Era dell’Acquario.
Yogi Bhajan venne in occidente per tra­smettere il suo sapere religioso e spirituale a chi, provenendo da una cultura di tipo occidentale, era alla ricerca di una propria via di consapevolezza ed evoluzione. Tuttavia il suo obiettivo non era quello di raccogliere degli allievi, ma la formazione di inse­gnanti, che a loro volta insegnassero ad altri.

Yogi Bhajan fonda la 3HO

Il 5 gennaio 1969 tenne la sua prima conferenza negli Stati Uniti, al East West Cultural Centre, nella quale asserì la sua ferma convinzione che il diritto di ogni essere umano è di essere “Sano, Felice e Santo” e diede vita alla 3HO, (in inglese 3H: Healthy, Happy, Holy), una fondazione con rappresentanza alle Nazioni Unite, che si occupa della salvaguardia e diffusione delle pratiche e dei valori del Kundalini Yoga e del Tantra Bianco.
Negli anni successivi conseguì il dottorato di ricerca in psicologia della comunicazione presso l’Università di Studi Umanistici di San Francisco e per trentadue anni emerse come un leader di pace, saggezza e compassione. Viaggiò intensamente in Oriente e Occidente, formando migliaia di insegnanti. Dal 1971 divenne Maestro del Tantra Bianco, fondò il Kundalini Research Institute (K.R.I.), un’organizzazione priva di fini di lucro che continua ad oggi a preservare gli insegnamenti e a diffonderli. Sempre nello stesso anno l’Autorità Sikh dell’Akal Takat, l’organo di governo del Sikh Dharma, lo ha onorato di una carica senza precedenti: il titolo di Siri Singh Sahib, o leader sikh nell’emisfero occidentale, e come tale ha incontrato Papa Giovanni Paolo II per discutere di dialogo interreligioso e ha lavorato fianco a fianco con il Dalai Lama e l’Arcivescovo di Canterbury per promuovere la pace nel mondo.

Yogi Bhajan e Dalai Lama
Leader sikh nell’occidente, Yogi Bhajan collabora sul dialogo interreligioso con il Dalai Lama, l’Arcivescovo di Canterbury e Giovanni Paolo II


Negli anni novanta infatti ideò il “Peace Prayer Day”: una giornata di preghiera collettiva tra rappresentanti e devoti di tutte le religioni durante la quale viene premiata una persona o un ente di volontariato che si sono distinti nella carità e nell’aiuto compassionevole dell’Umanità. Il Peace Prayer Day si svolge ogni anno sulle alture di Ram Das Puri ad Espanola (Santa Fé), nello stato del New Mexico negli Stati Uniti.
Yogi Bhajan ha creato un completo corso di formazione insegnanti di yoga articolato in 3 livelli, e ha riunito gli insegnanti all’interno di una associazione internazionale denominata I.K.Y.T.A. (International Kundalini Yoga Teachers Association).
Dopo aver servito nel nome della pace e dell’evoluzione dell’umanità insegnando incessantemente per trentacinque anni, ha lasciato il corpo fisico il 6 ottobre del 2004, lasciando dietro di sé centri di insegnamento in tutto il mondo e una comunità devota agli insegnamenti da lui trasmessi. I suoi insegnamenti e la tecnologia del Kundalini Yoga hanno trasformato la vita di tante persone regalando una possibilità di vivere in pace, felicità e consapevolezza.
Alcuni link utili per saperne di più:
www.yogibhajan.org
www.kundaliniresearchinstitute.org
www.3ho.org 

Commenti

1 Comment

  1. Angela Franchini
    12 Dicembre 2018 @ 22:27

    Grazie mille del suo lavoro , signora Anna ! Io non conoscevo Yogi Bhajan .
    Franchini A.

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