Guru Rattana Kaur è un’insegnante di yoga e formatrice di insegnanti di grande esperienza, una prolifica autrice di manuali di Kundalini Yoga originali, ed è stata allieva diretta di Yogi Bhajan dal 1977. I suoi manuali di yoga e meditazione sono noti e apprezzati in tutto il mondo, perché estremamente completi a livello teorico e pratico, con una ricca e varia proposta di sequenze e meditazioni utile sia agli allievi che agli insegnanti di Kundalini Yoga. Oggi, a quasi 72 anni, Guru Rattana Kaur è ancora un’attiva insegnante a San Diego, in California, e propone i suoi seminari di yoga nel modo – e anche in Italia!
In occasione dell’uscita del suo primo libro tradotto in italiano, Kundalini Yoga e la Meditazione, abbiamo rivolto a Guru Rattana Kaur alcune domande sulla sua esperienza con lo yoga e sull’opportunità di cambiamento e crescita che il Kundalini Yoga può portare a chi lo pratica.
Intervista a Guru Rattana Kaur
Prima dell’arrivo di Yogi Bhajan negli Stati Uniti, il Kundalini Yoga era tramandato da maestro a discepolo, con grande sacralità, in segreto e oralmente. Sei fra i pionieri dello Yoga Kundalini e hai contribuito molto alla sua divulgazione. Con quale spirito hai deciso di redigere il tuo primo manuale di Kundalini Yoga?
Il destino mi ha chiamata alla scrittura di questo libro, letteralmente.
Con quale sguardo osservi la crescente diffusione di questa disciplina nel mondo?
Il Kundalini Yoga è una tecnologia meravigliosa che risveglia la consapevolezza e la consapevolezza è ciò di cui il nostro mondo ha disperato bisogno, per salvarsi dall’autodistruzione.
Nel tuo libro ci sono molte citazioni di Yogi Bhajan, che immagino tu abbia sentito dalla sua viva voce. Quanto ti hanno ispirato e motivato negli anni e che cosa ha significato per te essere un’allieva diretta di Yogi Bhajan?
Yogi Bhajan mi ha trasmesso energia di frequenza elevata, ha dato una guida al mio percorso e benedizioni. Le sue citazioni mi hanno molto ispirato ed essere l’allieva diretta di un Maestro del suo calibro è stato uno dei doni più preziosi che ho ricevuto in questa vita.
Nel libro affermi che hai notato come gli studenti di Yoga Kundalini di oggi raggiungano risultati più rapidamente rispetto agli studenti di 10, 20 o 30 anni fa. Cos’è cambiato dagli inizi e nel tempo?
La frequenza del nostro pianeta è più elevata, ed è aumentata l’energia del cuore, quindi è più facile ottenere risultati rispetto a quando l’energia del pianeta era più densa e carica di paura.
Il Kundalini Yoga insegnato da Yogi Bhajan viene spesso definito “lo yoga del capofamiglia”, perché si rivolge a persone che vivono e agiscono nel mondo. Quali suggerimenti daresti a chi lavora e, praticando Yoga Kundalini a casa – spesso nei ritagli di tempo – vorrebbe costruire una propria pratica personale, solida ed efficace, basata sul tuo libro?
Prendi un impegno con la tua anima e con la tua pratica, anche se si tratta di soli 5 minuti o di 2-3 esercizi al giorno. Il tuo impegno renderà solida la tua pratica e di darà buoni risultati. Non si ottiene nulla con le parole: solo le azioni ti danno un’esperienza. Scegli ciò che ti piace e goditi i risultati. La tua vita cambierà e sarà per te un piacere e una benedizione.
I kriya e le meditazioni di Yoga Kundalini sono migliaia. Quanto è importante scegliere in base agli effetti promessi dal kriya o dalla meditazione, e quanto affidarsi e sperimentare in modo giocoso e meno… mentale?
Abbi fiducia e fa’ qualcosa. Qualunque kriya o meditazione funziona se lo pratichi!
Nel tuo libro fai riferimento all’essere uomini e donne funzionali e di successo. Che cosa significa essere ‘funzionali e di successo’ secondo lo Yoga Kundalini?
Significa agire dalla propria consapevolezza, avere fiducia in se stessi, accettare la propria vita e il proprio percorso. E perseverare. A proposito, la tua vita è il tuo percorso, quindi non cercare al di fuori di te e della tua vita. Aggiungi la pratica dello Yoga Kundalini per allinearti e allinearli alla tua anima e al Divino.
Quali sono gli errori, pratici o di attitudine, a cui fare attenzione nel nostro percorso di crescita spirituale attraverso il Kundalini Yoga o forse comuni a tutte le discipline?
Non dobbiamo trasferire il senso di colpa, la vergogna o altre disfunzioni di matrice religiosa a questo percorso. Né le manie di controllo patriarcale. Segui il tuo cuore e non lasciarti controllare da quello che qualcuno ti dice di fare. Sii gentile con te stesso.
Più della quantità conta la qualità. Quanto è applicabile questo detto alla pratica dello Yoga Kundalini e della meditazione e in che modo?
Concentrati, presta attenzione a ciò che stai facendo e percepisci l’energia nel tuo corpo. Ci stiamo impegnando ad essere presenti: non a sforzarci durante un intero esercizio per più tempo di quanto il nostro corpo possa tollerare e poi credere di averlo fatto bene. Il fine è la consapevolezza. Allenati ad essere attento e consapevole. Questo implica prestare attenzione quando il tuo corpo ti dice “fermati, l’energia sta circolando, adesso è tempo di lasciar andare e di rilassarti”.
Nello Yoga Kundalini si parla spesso di proiezione, ovvero della capacità di rendere manifesta la nostra realtà interiore. Ci puoi fare qualche esempio personale di come la pratica abbia cambiato o dato una direzione importante alla tua vita?
Sono felice. Ho attirato i migliori collaboratori che chiunque potrebbe mai immaginare, ma anche studenti molto dediti e insegnanti di Kundalini Yoga che hanno organizzato corsi di formazione per insegnanti o di altro tipo per me in Europa.
Come vedi la realtà contemporanea alla luce degli insegnamenti e delle previsioni di Yogi Bhajan? C’è speranza per noi di trasformare noi stessi e con noi dare vita ad un nuovo mondo?
C’è sempre speranza e se un numero sufficiente di persone pratica per davvero il Kundalini Yoga e apre il proprio cuore, allora possiamo avere maggiore impatto. Se ci limitiamo a parlare e cadiamo nelle trappole patriarcali e dell’ego, continuiamo a perpetuare lo stesso sistema. Dipende da ogni singolo individuo fare la propria parte e assumersi la responsabilità della propria vita.
La pubblicazione di “Transitions to a Heart Centered World” è una novità importante nel panorama dei libri dedicati al Kundalini Yoga in Italia, molto attesa nella comunità del kundalini. Hai un messaggio o un augurio per i nuovi lettori che potranno avvicinarsi al Kundalini Yoga, o approfondire il loro impegno nella pratica, proprio in seguito alla lettura del tuo libro?
Dopo aver praticato ogni giorno per 38 anni, posso testimoniare che lo Yoga Kundalini funziona, ma la pratica è solo una parte. Dobbiamo allenare la nostra consapevolezza ad ascoltare il nostro silenzio interiore, così da poterci connettere con l’Infinito. Dobbiamo trascorrere tempo stando semplicemente in ascolto, permettendoci di sperimentare la pace interiore. Non c’è dono più grande che la nostra Connessione Divina personale. Impegnatevi nella vostra pratica e non dubitate, non arrendetevi e non trovate scuse. Continuate ad aprire il regalo ogni giorno.
Con Amore e benedizioni