5 idee per diventare più zen
Lo Zen e la filosofia orientale hanno un notevole fascino su noi occidentali. Ma cosa si intende per Zen? E come puoi portare questo atteggiamento nella tua vita? Ecco 5 idee per diventare più zen e come applicarle, in modo pratico, nella vita quotidiana.
Diventare più zen è possibile. Basta comprendere meglio quali sono i principi fondamentali a cui si ispira questa filosofia e applicarli alla vita di noi occidentali con tutti i benefici che ne derivano.
Oriente e Occidente hanno molto ‘da dirsi’. Ne era convinto Alan Watts, autore di ‘Lo Zen e l’Arte di Imbrogliare la Mente‘, che ci conduce alla scoperta di somiglianze e differenze tra i 2 ‘mondi’ sottolinenado come accogliere i fondamenti della filosofia oreintale possa essere di grande aiuto per vivere meglio.
Quali sono i princìpi della filosofia ZEN?
Innanzitutto, cerchiamo di capire quali sono le idee alla base dello Zen.
1. Unità uomo-universo
Nelle religioni occidentali, esiste l’idea che gli esseri umani, la natura, gli oggetti e il mondo intero siano entità separate. Alla base del Cristianesimo, ad esempio, c’è l’idea del ‘Creazionismo’. Gli esseri umani, e non solo, sono stati creati da un Dio superiore.
Nelle filosofie orientali, invece, l’idea centrale è che l’uomo non sia qualcosa di separato dalla natura. Esso è un ‘aspetto della natura’. Noi Occidentali siamo soliti dire: ‘è venuto al mondo‘. Un Orientale, invece direbbe qualcosa tipo: ‘è venuto fuori dal mondo‘.
Quest’idea spiega anche molto bene il rapporto rispettoso ed ecologico degli Orientali nei confronti della natura stessa che, molto spesso, non corrisponde al nostro approccio.
2. La vita come scelta
Diversamente da quanto la filosofia occidentale ci insegna, in Oriente non c’è l’idea che ‘la vita ci sia capitata’, che quello che ci accade è una sventura (o una fortuna). È molto radicata, invece, la convinzione che sia stata l’anima a scegliere in quale vita e in quale famiglia incarcanrsi.
Indipendentemente dal concetto di anima, però, è interessante constatare che, pensando alla ‘maniera orientale’ ci si sente meno vittime, più artefici del proprio destino e più capaci di affrontare le sfide che si presentano. D’altronde, è proprio per ‘crescere’ cha abbiamo scelto di affrontarle.
3. Disidentificazione dall’Ego
Questo concetto è strettamente collegato all’idea dell’Unità uomo-universo. Secondo gli Orientali, noi facciamo esperienza di una sola vita ‘alla volta’ ma, se ci disidentifichiamo dal nostro Ego che ‘capisce’ soltanto ciò che sta vivendo il nostro corpo in quel momento, potremmo cogliere il fatto di fare parte di qualcosa di molto più grande. Questa è anche l’origine principale delle sofferenze umane secondo il Buddismo.
4. L’idea della Morte
È naturale per l’essere umano occidentale, temere la morte. Vediamo la fine della vita come uno stato di ‘inesistenza’, impossibile da immaginare. Secondo gli Orientali, però, quella non è un’esperienza. Una domanda che si pongono gli Orientali di fronte a questi dubbi è: ‘Che effetto fa nascere?’, ‘Che effetto fa passare da uno stato di inesistenza ad uno di ‘esistenza’?
Il fatto che non sappiamo rispondere a simili domande dimostra che non possiamo fare esperienza del ‘nulla’. L’esperienza che può succedere dopo la morte per gli Orientali è, quindi, esattamente la stessa che è accaduta quando siamo nati.
5. L’importanza della Consapevolezza
La nostra mente, secondo gli Orientali, ma ormai secondo anche studi scientifici, non si rende pienamente conto di tutto quello che accade. Lascia fuori dal proprio campo di indagine alcuni aspetti e alcuni ‘oggetti’ di cui non coglie l’esistenza. Ma se riuscisse a notare le cose nel loro insieme e nella loro totalità, tutto sarebbe molto più chiaro e sarebbero anche evitabili molte forme d’ansia e di dolore.
Come introdurre un po’ di filosofia ZEN nella tua vita
Unità, Responsabilità della propria vita, disidentificazione dall’Ego, sono tutti bellissimi concetti ma molto difficili da assimilare per noi Occidentali.
Come possiamo, dunque, nel rispetto della nostra cultura, inserire una piccola parte di filosofia ZEN nella nostra quotidianità? Il modo migliore (e anche il più immediato anche se non facile) è quello di praticare la meditazione.
Se non l’hai mai fatto prima, inizia con una pratica breve. Può anche esserti utile creare un piccolo rituale che ‘ricordi’ alla tua mente che è il momento di meditare.
Prova a fare così.
Prepara un ‘angolo per la meditazione’
Aiuta il tuo corpo e la tua mente ad assumere il giusto atteggiamento per iniziare a meditare allestendo un piccolo spazio dedicato a quest’attività.
Prepara un cuscino da meditazione oppure una sedia, magari aggiungi un tappeto e qualcosa che ti ‘ispiri’ calma, quiete e apertura.
Forse possiedi una statuetta del Buddha, oppure un poster con un’immagine della natura, oppure ancora foto di paesaggi orientali, molto ‘zen’ appunto.
Scegli tu quello che ti serve per la tua pratica. Se vuoi, puoi utilizzare anche dei profumi o degli incensi e, anche se la musica spesso non è consigliata perché ‘distrae la mente, fai delle prove e rendi la pratica il più possibile ‘tua’.
Solo così avrai la garanzia di riuscire a portarla avanti nel tempo.
Imposta un Timer
Può sembrarti poco ‘meditativo’ ma l’esperienza insegna che, senza un timer, la nostra mente continua incessantemente a chiedersi ‘Quando finirà questa pratica?’, ‘Che ore sono?’, ‘Quanto tempo è passato?’.
Il miglior modo per evitare alla mente di distrarsi continuamente con questi pensieri è impostare un timer o una sveglia che ti ricorderà di ‘tornare’ alla realtà a cui sei abituato dopo un preciso lasso di tempo.
Quanto tempo?
All’inizio, sii gentile con te stesso e non pretendere troppo. 5 minuti è un tempo sufficiente per iniziare ad ‘addentrarti’ nella pratica e a ‘comprendere’ nel profondo cosa sifìgnifica. Poi potrai aumentare.
La posizione
Assumi una posizione comoda, con la schiena diritta, ma non rigida. E’ molto importante assumere una posizione che ti faccia sentire a tuo agio ma che ti impedisca di rilassarti troppo. Assicurati di riuscire a mantenerla per il tempo stabilito.
Il procedimento
Infine, concentrati sul respiro. Scegli un punto in cui ti sembra di ‘sentire’ meglio con i 5 sensi il processo di respirazione. Ad esempio, potrebbe esserti facile percepirlo alla base delle narici. Senti l’aria fresca che entra e l’aria calda che esce.
Quando qualcosa ti distrae (un pensiero, un rumore, una sensazione fisica) ritorna al respiro.
Continua a fare questo procedimento ogni volta che qualcosa ti distoglie dalla pratica.
Ecco il modo migliore, secondo me, per avvicinarci un po’ a questo pensiero ZEN che tanto ci affascina.
La calma, la consapevolezza e l’apertura mentale troveranno sempre più spazio nella tua vita.
E, forse, un giorno potremo anche noi capire l’interdipendenza che lega tutti noi esseri umani al resto del mondo e che i Giapponesi amano riassumere con questa metafora:
‘Immagina una ragnatela coperta di rugiada.
Ogni singola goccia di rugiada contiene in sé un riflesso di tutte le altre gocce di rugiada’
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