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Riviste Scienza e Conoscenza

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Oltre l’Invisibile: Federico Faggin e il paradigma della coscienza

Federico Faggin, fisico scienziato italiano di fame internazionale, ha recentemente ampliato i confini della sua esplorazione scientifica con la presentazione di Oltre l’Invisibile, un’ opera che, segnando un’importante evoluzione rispetto ai suoi precedenti testi, Silicio e Irriducibile, affronta tematiche profonde legate al tema della coscienza e del libero arbitrio. Con Oltre l’Invisibile, Faggin propone un paradigma innovativo, che risuona, tra l’altro, con il pensiero di tanti autori e opere pubblicate nel nostro catalogo Macro Edizioni, che vedono e sentono un profondo legame tra scienza e spiritualità.

oltre l'invisibile, libro di federico faggin

La Coscienza come fondamento ontologico

 Oltre l’Invisibile, si apre con una proposta audace: la coscienza non è un epifenomeno della materia, ma il fondamento stesso della realtà fisica. Faggin sfida il paradigma tradizionale in cui la materia precede e condiziona la coscienza e fa emergere la coscienza come la realtà primaria, da cui tutte le altre dimensioni, inclusa la fisica, derivano. Questa concezione riecheggia le tendenze emergenti nella scienza contemporanea che cercano di integrare la coscienza nei modelli scientifici. Ad esempio, le teorie di Rupert Sheldrake, come quelle presentate in La Scienza della Vita, esplorano la possibilità di campi morfogenetici che suggeriscono una realtà più complessa e meno materialistica di quanto suggerito dalla fisica classica. Quali le conseguenze di questo ribaltamento di paradigma?

Il dialogo tra scienza e spiritualità

Dato il ruolo centrale della coscienza, scienza e spiritualità non possono più essere considerate separatamente.

La coscienza può essere concepita come un campo universale che attraversa e permea tutt priaa la realtà. In questa visione, ogni mente individuale sarebbe una manifestazione locale di questa coscienza universale. Ciò implica che la coscienza non sia limitata al cervello umano, ma che possa essere una qualità fondamentale e intrinseca dell’intero universo.

Se la coscienza è non-locale, allora potrebbe essere necessario un nuovo quadro teorico che integri pienamente la coscienza con la fisica, portando a una comprensione più completa della realtà e delle nostre esperienze soggettive all’interno di essa. Questa nuova prospettiva potrebbe portare a una migliore comprensione di fenomeni come la percezione, l’intenzione e il libero arbitrio, e anche a una revisione delle basi della fisica, inclusi concetti come lo spazio, il tempo e la causalità, come suggerisce nel suo Oltre la Fisica di Einstein, Amrit Sorli.

Questa nuova “scienza della coscienza” rappresenta dunque un invito a espandere i nostri orizzonti e a riconoscere che la realtà potrebbe essere molto più complessa e misteriosa di quanto ci sia stato insegnato. Come suggeriscono Faggin e prima di lui aveva fatto il grande scienziato italiano Vittorio Marchi, unendo scienza e spiritualità possiamo arrivare a una comprensione più profonda dell’universo e del nostro posto nel mondo. Questo potrebbe essere il prossimo grande passo nell’evoluzione della conoscenza umana.

La connessione tra coscienza e amore

Rifacendosi a temi considerati sempre del tutto spirituali, in Oltre l’Invisibile, Faggin esplora anche l’idea che l’amore sia la forza fondamentale nella costruzione della realtà. Questo tema si allinea con le intuizioni di scienziati come Dean Radin, il cui lavoro in Il Potere della Consapevolezza esamina l’influenza della coscienza e dell’intenzione sul mondo fisico. Radin e Faggin condividono l’idea che l’amore e la connessione siano centrali per una comprensione più completa della realtà, suggerendo che la coscienza non è solo un aspetto emergente della materia, ma una forza creativa e organizzativa.

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Federico Faggin
Faggin Federico

Federico Faggin, nato a Vicenza nel 1941, è un pioniere dell’elettronica e inventore del primo microprocessore, l’Intel 4004, sviluppato nel 1971 nella Silicon Valley. Fondatore di Zilog, ha creato il microprocessore Z80, fondamentale negli anni ‘70 e ‘80. Innovatore nella tecnologia MOS, ha lasciato un segno profondo nella storia della microelettronica. Oggi, attraverso la Fondazione Federico ed Elvia Faggin, esplora la natura della coscienza e il rapporto tra tecnologia e filosofia, contribuendo anche al dibattito su scienza e spiritualità.
Autore di Silicio. Dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza (Mondadori 2020)
Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura (Mondadori 2023)

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