Antiche profezie, in particolare quelle riportate nei Vangeli sinottici, preannunciano eventi che sembrano catastrofici, suscitando timore e preoccupazione. Una profezia ricorrente è quella della caduta delle stelle dal cielo, un evento che, secondo la comprensione astronomica tradizionale, appare impossibile. Tuttavia, recenti osservazioni, potenziate da strumenti tecnologici all’avanguardia come il James Webb Telescope, rivelano che l’astronomia attualmente osserva solo una piccola parte (circa il 5%) della massa totale calcolata dalla stessa scienza. Questo solleva una domanda cruciale: perché la scienza non riesce a osservare il restante 95%, una porzione tutt’altro che trascurabile?
La Rivelazione dell’Altra Luce
Un’ipotesi affascinante, supportata dai recenti progressi della fisica, riguarda la possibile riconciliazione tra la Relatività Generale e la Fisica Quantistica, due teorie un tempo considerate inconciliabili, che oggi, secondo Giuliana Conforto, potrebbero convergere verso una nuova visione unificata della realtà. Al cuore di questa prospettiva si trova il concetto di Altra Luce, un termine evocativo usato da figure come Gesù, Dante e Giordano Bruno, e successivamente identificato nella forza elettrodebole da Enrico Fermi, il cui lavoro su questa forza gli valse il Premio Nobel nel 1938.
Conforto sottolinea nel suo ultimo libro Le stelle cadranno dal cielo? come la forza debole, sebbene così denominata per distinguerla dalla forza nucleare forte, “debole non è affatto”. Invisibile all’occhio umano, la forza debole è in realtà molto più veloce della forza nucleare forte e gioca un ruolo cruciale nell’animare la vita stessa, aprendo nuove possibilità di comprensione della materia e dell’energia.
Segnali di un cambiamento epocale
La Terra è circondata dalle due fasce di Van Allen, scoperte nel 1958, che contengono cariche opposte e generano un potente campo elettrico.
Questo campo non solo influenza la nostra percezione, ma – secondo Conforto – potrebbe anche nascondere l’Altra Terra, una dimensione invisibile ai nostri occhi. L’Altra Terra ha forma di un bambino gigante, composta da plasma – il quarto stato della materia – ed è stata osservata indirettamente attraverso le sonde spaziali.
La nostra osservazione del mondo, fino ad oggi, si è basata sulla forza elettromagnetica, la cosiddetta “forza forte”, che ci permette di accedere soltanto al 5% della realtà esistente. Tuttavia, Conforto suggerisce che se imparassimo a utilizzare “il lato luminoso della forza”, potremmo accedere al restante 95% dell’esistente, quella parte ancora insondabile e misteriosa che la scienza non è stata in grado di spiegare.
Questa è la sfida proposta da Giuliana Conforto: non una verità assoluta, ma un’ipotesi ardita che invita ciascuno di noi a sperimentare. Potrebbe davvero esistere una realtà nascosta, una nuova visione del cosmo che attende di essere esplorata? Potrebbe essere il nostro un pianeta scuola, in cui possiamo “apprender virtude e canoscenza”, come diceva Dante e hanno affermato anche i grandi saggi e poeti della storia?
Ora esistono prove sperimentali e pure indizi teorici che ci consentono di spiegare perché “le stelle cadranno dal cielo” senza provocare danni all’umanità…
Si tratta infatti, come riportano i Vangeli, di un’apocalisse, inteso però nel significato profondo del termine: Rivelazione!
Ora lo confermano le osservazioni, compiute dalla geofisica che scopre la struttura, composta da spazi vuoti, gap in gergo scientifico, o da “gironi”, come già li chiamava Dante nel Medio Evo, che consentono le loro rotazioni indipendenti.
Si scopre un buco nero nel cuore della terra, lo stesso Sole Nero di cui diceva Zarathustra, il mistico iraniano che, millenni fa, citava la morte di Dio e la nascita dell’Uomo Nuovo.
Le immagini dallo spazio rivelano l’esistenza di un Altra Terra, coerente con il concetto di “plasmasfera,” una struttura di plasma, e compatibile con le previsioni della nuova fisica. Una struttura che mostra caratteristiche simili a un “buco bianco.”
Centomila galassie, in apparenza distanti miliardi di anni-luce tra loro, danzano insieme, smentendo così la presunta “realtà oggettiva” dello spaziotempo in 4D, finora osservato.
L’asse polare della Terra si sta spostando e così cambiando la durata delle stagioni.
Oltre la catastrofe: una Nuova Era
Tante profezie storicamente interpretati come presagi di catastrofe, potrebbero invece segnalare una rivelazione, un passaggio di coscienza un cambiamento potrebbe comportare l’ abbandono del conflitto e dell’opposizione a favore di un’armonia universale e interconnessa. L’Apocalisse potrebbe non essere un presagio di sventura, ma piuttosto un simbolo di una nuova era per l’umanità, fondata sull’amore, sulla comprensione. È un invito a lasciare alle spalle la paura, l’odio e la lotta, a favore di una nuova coscienza interconnessa e armoniosa; un’utopia, un futuro che non è solo possibile, ma forse, imminente.
