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Riviste Scienza e Conoscenza

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Federico Faggin – La coscienza umana oltre l’intelligenza artificiale

La macchina sostituirร  mai lโ€™uomo? Lโ€™uomo sarร  piรน forte della macchina o la macchina supererร  lโ€™uomo? Il tema dellโ€™intelligenza artificiale, sempre piรน diffusa oggi non puรฒ’ che riportare in auge queste domande.

A interrogarsi sul tema oggi รจ anche Federico Faggin, lo scienziato italiano inventore del microprocessore, che invita ad una riflessione profonda sull’essenza dell’essere umano e sul rapporto tra uomo e tecnologia.

Federico Faggin
Faggin Federico

Federico Faggin, scienziato italiano, noto per il suo contributo pionieristico allo sviluppo del primo microprocessore, scrive sul rapporto tra umano e intelligenza artificiale anche nel suo ultimo libro Oltre lโ€™invisibile con particolare attenzione ai limiti etici e filosofici della tecnologia.

โ€œL’avvento dell’intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l’uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la societร  umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarciโ€ฆ”

La coscienza umana oltre la logica degli algoritmi

Lโ€™intelligenza artificiale si basa su algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni ben definite che permettono alle macchine di svolgere compiti specifici. Tuttavia, la coscienza umana non segue algoritmi. Le nostre esperienze interiori, le nostre emozioni e la nostra capacitร  di prendere decisioni complesse non possono essere ridotte a semplici calcoli matematici. Per questo motivo lโ€™intelligenza artificiale, per quanto potente, non potrร  mai replicare la coscienza umana. Faggin sostiene che la coscienza non รจ semplicemente un fenomeno fisico riducibile, ma un aspetto profondo e complesso che l’ AI non puรฒ imitare, poichรฉ quest’ultima opera su simboli evocativi di una realtร  piรน profonda

La coscienza รจ irriducibile.

Siamo coscienze senza limiti

Faggin parte da un assunto fondamentale, che ricorda molto la visione si un altro grande uomo a cui siamo affezionati, Giorgio Gustavo Rosso, fondatore di Macro Edizioni: โ€œsiamo una coscienza dotata di libero arbitrio, una coscienza senza limiti, in un corpo senza limiteโ€, ripete spesso il nostro direttore.

Mentre le macchine seguono rigidi schemi algoritmici, la coscienza umana รจ libera e creativa, in grado di generare nuove idee, di inventare, di avere intuizioni e provare sentimenti che nessun algoritmo puรฒ imitare. La libertร  e l’infinito potenziale della coscienza umana sono ciรฒ che ci distingue profondamente da qualsiasi sistema artificiale.

“Faggin ci dice e ci ricorda quanto siamo straordinari,” e invita a riflettere sul fatto che, nonostante la crescente potenza dell’intelligenza artificiale, l’uomo resta unico. La sua natura non รจ determinata solo dalla capacitร  di ragionamento logico, ma da un insieme di fattori che includono l’intuizione, l’emozione e la capacitร  di agire per il bene comune. La tecnologia, pur potente, non puรฒ sostituire questa nostra straordinaria complessitร .

Oltre lo scientismo, libertร  e coscienza

Per molto tempo lโ€™uomo รจ stato considerato macchina biologica, una visione piรน che riduzionista che riduce la vita umana a un insieme di processi meccanici e algoritmici, ignorando le dimensioni fondamentali della coscienza e della libertร . Ma il โ€œil cuore, dove lo mettiamo? La pancia, dove la mettiamo?”, si domanda provocatoriamente Faggin, sottolineando che l’essenza dell’essere umano va ben oltre il semplice cervello e le sue funzioni razionali.

Lโ€™essere umano รจ molto piรน di una macchina. รˆ unโ€™entitร  dotata di emozioni, di intuizioni profonde, di coscienza,ย  e sono questi i valori di cui dobbiamo fare tesoro, per sviluppare una nuova scienza al servizio della vita.

Ne abbiamo scritto anche sul nostro Macro Almanacco

Federico Faggin - La coscienza umana oltre l'intelligenza artificiale

Un quadro etico per l’intelligenza artificiale: proteggere i valori umani

In Irriducibile Faggin scrive: โ€œse un computer o un robot fosse lasciato a operare completamente da solo i risultati sarebbero probabilmente catastroficiโ€.

Come possiamo garantire che l’IA venga utilizzata per migliorare la vita umana senza minacciarne i valori fondamentali? La risposta, secondo Faggin, risiede nell‘etica. L’intelligenza deve essere sviluppata e applicata con uno scopo che vada oltre l’efficienza tecnologica, guardando invece al bene comune e alla protezione dei diritti umani.

In questo senso, il progresso tecnologico, inclusa l’intelligenza artificiale, non puรฒ mai diventare un fine in sรฉ. La tecnologia deve essere uno strumento per migliorare la vita delle persone, ma sempre nel rispetto di ciรฒ che ci rende unici: la coscienza, il libero arbitrio e lโ€™etica. Guardare oltre l’invisibile significa riconoscere proprio questo, rendersi conto che la dimensione piรน importante dell’essere umano non รจ quella che puรฒ essere replicata da macchine o algoritmi. La coscienza, i valori e la spiritualitร  sono aspetti che nessuna intelligenza artificiale potrร  mai sostituire

Non dobbiamo far sรฌ che lโ€™intelligenza artificiale decida per noi. Scrive Faggin:

โ€œIl computer infatti non ha comprensione di ciรฒ che dice, poichรฉ in esso รจ presente solo lโ€™aspetto simbolico, ma manca quello semantico. รˆ lโ€™opposto di quanto avviene negli esseri umani: noi possiamo commettere errori nellโ€™uso dei simboli, nella sintassi, ma cโ€™รจ in noi molta piรน semantica, cioรจ comprendiamo le cose da dentro. Lโ€™AI devโ€™essere usata da persone che la sanno piรน lunga di essa, altrimenti potrebbe ingannarle non perchรฉ abbia intenzioni malvagie, ma semplicemente perchรฉ non capisce ciรฒ che dice. Se ciรฒ che dice ChatGPT viene presentato acriticamente come veritร , i problemi che sorgeranno possono essere enormi. Mi irrita molto il fatto che lโ€™IA venga presentata come sostitutiva della nostra intelligenza invece che come complementare, come un aiuto. Essa viene cioรจ presentata come qualcosa che, ora o fra cinque anni, diventerร  migliore di noi. รˆ un enorme menzogna: essa non sarร  mai migliore di noi, perchรฉ siamo stati noi a crearla, non viceversa. Quando si chiede a ChatGPT di scrivere un articolo da mandare a un giornale senza nemmeno leggerlo, sorgono dei pericoli. Lโ€™essere umano in questo modo si istupidisce, si adagia su questi strumenti e viene schiavizzato da chi li vendeโ€.

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle piรน grandi sfide e opportunitร  del nostro tempo. Sfruttiamola al servizio dellโ€™umano.

Francesca Lanza

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