Possono bastare 5 minuti ogni mezz’ora per non “ammalarsi” di sedentarietà? La risposta è si, stando agli studi di una ricerca pubblicata su Medicine&Science, rivista dell’ACSM (American College of Sports Medicine, organizzazione che promuove la ricerca scientifica nel settore dello sport).
5 minuti di fondamentale importanza, visto che possono evitare problemi con malattie cardiache, diabete, obesità e altri generi di patologie.
La ricerca è stata fatta su 11 adulti di mezz’età a cui è stato chiesto di stare seduti per 8 ore che è l’orario standard di una giornata lavorativa nei paesi industrializzati. Ogni 60 minuti un controllo della pressione e ogni 15 minuti della glicema: così si è sperimentato quale potrebbe essere l’interruzione sedentaria migliore.
Ne è emerso che chi ha fatto queste interruzioni rispetto a chi invece è restato sempre seduto, ha visto ridursi del 60% circa il glucosio presente nel sangue dopo un pasto bello corposo. Ulteriori riduzioni nella pressione sistolica sono state osservate per pause di un minuto ogni 60 minuti e di cinque minuti ogni 30 minuti di sedentarietà.
Benefici evidenti anche per il buon umore e per il senso di affaticamento.
Se una “vera” pandemia come l’obesità sta sempre più prendendo piede, è proprio per colta della troppa sedentarietà nell’orario di lavoro. Ricordarsi di fare uno stacco dalla sedia ogni 5 minuti può arginare questo pericolo che, previsioni dell’OMS alla mano, entro il 2030 potrebbe portare 500 milioni di persone a subire pesanti conseguenze
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