La rivoluzione della cura attraverso l’equilibrio tra corpo, mente e spirito
A cura di Barbara Martini, redazione Macro Almanacco
Ha introdotto una nuova visione della medicina seguendo gli antichi principi della medicina tradizionale e anticipando la moderna erboristeria e la psicosomatica.
Nel cuore delle antiche abbazie, dove pace e spiritualità si intrecciano con saggezza e cultura, nascono i primi farmaci, i primi rimedi erboristici.
Questi monasteri, in particolare quelli benedettini, divennero centri di apprendimento dove i monaci e le monache non solo trascrivevano testi medici sull’uso delle erbe, ma curavano anche i malati, in particolare i pellegrini.
Considerati i primi ospedali, i monasteri ospitavano monaci erboristi, precursori dei medici moderni.
L’uso dei rimedi erboristici, basato sulla conoscenza delle piante e delle loro proprietà curative, costituiva la medicina dell’epoca, definita poi medicina monastica: non solo una pratica di guarigione, ma un’espressione di amore e rispetto per il creato.
Gli orti monastici erano luoghi di raccolta e sperimentazione, dove le piante coltivate con devozione venivano trasformate in rimedi per alleviare mali fisici e spirituali, ristabilendo l’equilibrio fra corpo, mente e spirito e vedendo nella malattia un’assenza di fede e gioia.
Tra i protagonisti della Medicina Monastica spicca Santa Ildegarda di Bingen: filosofa, teologa, guaritrice, compositrice, medico, profeta e consulente degli imperatori, pioniera della salute naturale e dell’erboristeria.
“La malattia è un’assenza di gioia” S. Ildegarda di Bigen
Vissuta nel XII secolo, è una delle figure più straordinarie della medicina medievale. Autrice di “Physica” e “Causae et Curae”, ogni pianta era scelta con cura, riflettendo una visione olistica della salute che considerava corpo, mente e spirito come un tutt’uno.
Le erbe, erano il cuore della sua pratica. In ogni foglia e petalo si celava un potere curativo che Ildegarda aveva saputo riconoscere e valorizzare.
Celebre per le sue visioni profetiche sulle piante, fu capace di creare una sua medicina, fatta di rimedi naturali e cura della psiche.
Fu una donna straordinaria, una intellettuale del tempo, riconosciuta da tutti i grandi potenti dell’epoca, che si rivolgevano a lei sia come consulente, che per essere curati.
Lasciò il corpo il 17 settembre del 1179, giorno in cui si commemora, venendo successivamente canonizzata come Santa nel 2012 da Papa Benedetto XVI che l’ha anche nominata dottoressa della Chiesa, titolo rarissimo, segno di un grandissimo riconoscimento del suo contributo femminile all’interno della Chiesa.
La Saggezza di Santa Ildegarda nel Macro Almanacco
La nostra passione per le erbe ci ha condotto a scoprire Santa Ildegarda, un incontro che ci ha profondamente ispirati.
La nostra gioia è stata amplificata dall’incontro con Suor Rosella Bacchini, esperta della Medicina di Ildegarda.
Da qui è nata l’idea di creare la rubrica “L’Erboristeria di Santa Ildegarda”, dedicata a chi cerca benessere e salute attraverso metodi naturali e antichi saperi.