Oggigiorno, l’epidemiologia delle malattie tumorali ci descrive un quadro molto chiaro e ancora preoccupante perché, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla medicina odierna, queste ultime sono patologie in costante crescita.

Un approccio sinergico e combattimento dei meccanismi tumorali

Tuttavia, l’aumento dei casi di cancro si può contrastare con efficacia tramite:

• a) molecole biologiche differenzianti, ossia che si oppongono alle mutazioni;
• b) molecole citostatiche, che rallentano o inibiscono la proliferazione e la moltiplicazione delle cellule tumorali;
• c) molecole antitossiche.

Nell’insieme, tutte queste molecole sono fattorialmente sinergiche, ovvero il loro uso contemporaneo causa moltiplicazione e non somma dei loro singoli effetti anticancerogeni. Tali molecole combattono i meccanismi di induzione e proliferazione tumorale, l’espressione di geni oncogeni, il silenziamento di geni oncosoppressori e allo stesso tempo ostacolano le mutazioni neoplastiche, lo stress ossidativo e i radicali liberi, e rafforzano il sistema immunitario. Queste molecole, inoltre, possono agire sul terreno biologico creando una situazione sfavorevole all’insorgenza e progressione di cellule cancerogene, riportando le reazioni deviate negli stadi precancerosi e cancerosi verso la normalità, rafforzando tutti i mezzi essenziali per mantenere o riportare a un equilibrio fisiologico le funzioni vitali. 

Stress ossidativo e ruolo protettivo delle sostanze nel Metodo Di Bella

L’ormai noto metodo di medicina oncologica ideato dal professor Luigi Di Bella (MDB) asseconda e incrementa le reazioni vitali nonché favorisce il mantenimento degli equilibri biologici e dello stato di salute dell’individuo, mettendolo in grado di contrapporsi all’insorgere del cancro e di avere la meglio sulla biologia tumorale. Va tenuto presente che ogni mutamento biologico ha un aspetto materiale, biochimico e biofisico, aspetti tutti che interagiscono tra loro. Le cellule e gli organuli in esse contenuti, sono la sede in cui avvengono continue reazioni, cioè cambiamenti materiali della sostanza vivente.  Quando c’è molto stress ossidativo e conseguente aumento di radicali liberi (situazione che precede solitamente l’insorgenza di tumori o che ne è concomitante), i componenti del Metodo Di Bella come ad esempio le vitamine D e C, la soluzione di retinoidi in vitamina E, la somatostatina, il calcio, il condroitinsolfato, i folati, gli inibitori prolattinici nonché la melatonina idrosolubile, possono avere un ruolo protettivo importante. Queste sostanze inibiscono l’aumento di acidità da stress ossidativo del microambiente cellulare responsabile della crescita di nuovi vasi capillari e quindi della proliferazione tumorale e riducono a valori fisiologici il pH tissutale (grado di acidità), lottando contro le mutazioni e la depressione del sistema immunitario e incrementando invece la detossificazione cellulare. In questo modo tali elementi contribuiscono a una maggiore aspettativa di vita e a una qualità della stessa più elevata.

Benefici terapeutici della soluzione di retinoidi e melatonina idrosolubile

In particolare, è importante soffermarsi a considerare gli effetti terapeutici della soluzione di retinoidi in vitamina E e della melatonina idrosolubile, due rimedi chiave del MDB. Questi fattori, che lavorano in sinergia, sono infatti molecole biologiche tossiche solo per le cellule neoplastiche di cui deprimono proliferazione, vitalità, mobilità, capacità mutagena e tossicità, mentre al contrario, preservano e innalzano lo stato nutrizionale, l’energia e l’efficienza delle cellule sane. I retinoidi sono difatti i più potenti attivatori, non ormonali, esclusivamente della crescita ordinata, funzionale e rivolta all’equilibrio biologico ideale. Contemporaneamente, ostacolano la caotica crescita tumorale, portando la cellula cancerogena alla conclusione del suo ciclo vitale con invecchiamento e morte ravvicinata.

Dunque le vitamine sono catalizzatori fisiologici che vanno inquadrati in un range concettuale che sta fra l’energia e  la materia. Esse svolgono un ruolo importantissimo nella fisiologia umana che ancora non è stato compreso e valorizzato sufficientemente dalla medicina contemporanea.

Valerio Pignatta