Esiste una correlazione tra i problemi visivi dei bambini e la loro postura. Il modo in cui vengono utilizzati libri, quaderni e matite nei primi anni di scuola incide significativamente sulla vista.
Lo sa bene Vania Galbucci, Psicomotricista Funzionale, e lo spiega in maniera chiara e dettagliata nel libro scritto con il collega Vittorio Roncagli “Prenditi Cura della Vista del tuo Bambino” un manuale per genitori ed educatori e per tutti coloro che hanno a cuore la vista di bambini e ragazzi.
n questi ultimi anni la vista e la postura dei bambini è notevolmente mutata a causa di stimoli visivi e sensoriali che modificano o accelerano la recezione dei messaggi visivi.
La nostra esperienza di adulti è maturata grazie ad un processo “per tentativi ed errori”; essa veniva riformulata attraverso la funzione operativa e energetica affettiva (ovvero il fare e la motivazione). Al termine di questi passaggi che definivano il percorso visivo, il senso motorio, spaziale e posturale si raggiungeva l’informazione grazie al processo.
Oggi molto è cambiato nella capacità di cogliere e raccoglie informazioni: il soggetto spesso non ricerca l’informazione ma viene catturato dal messaggio visivo che elabora velocemente collocandolo in un asse funzionale che spesso esclude la funzione per tentativi ed errori. Il processo che ne deriva è di inserimento veloce del dato… Ma cosa viene a mancare?
Nella fase di aggiustamento dell’informazione non si processa la funzione spaziale, la percezione di direzione, la posizione del corpo (postura) ecc.
Perché? Perché il messaggio visivo è immediato, questa notifica luminosa non richiede un insieme dell’informazione in quanto il sapere è tutto lì e va solo spostato o catalogato.
Questa capacità di catturare l’informazione e classificarla velocemente è una funzione straordinaria, e non deve essere demonizzata. Ciò che va modificato, specie nei primi anni di vita, è la possibilità di vivere le informazioni attraverso l’esperienza, l’interesse e la motivazione.
Cosa cambia se il messaggio passa attraverso queste tre fasi? E perché è così importante nei primi anni di vita?
Un processo per tentativi ed errori è fondamentale perché il bambino possa agire sul “fare” e possa essere in grado di prendere le misure, definire le distanze, saper cogliere le differenze spostarsi in maniera corretta nello spazio, definire una topologia legata al corpo ed una funzione di profondità e percezione che rendano il proprio corpo lo strumento di conoscenza.
Ecco perché vista e postura sono fondamentali in un processo di conoscenza e apprendimento. La vista definisce, protegge e stimola la funzione di interesse nel soggetto, lo aiuta a muoversi nello spazio. La postura gli permette di ricevere il messaggio in modo corretto e non condizionato.
C’è un’altra funzione che è indispensabile ed è in stretto contatto con la postura: il respiro. Esso definisce la capacità di mantenere alta l’attenzione nel bambino.
Si conclude che il soggetto se ben nutrito durante la funzione di aggiustamento possa favorire i passaggi di corpo che il prof. J. Le Boulch definisce attraverso una scala di crescita quali:
- Corpo subito;
- Corpo vissuto;
- Corpo percepito;
- Corpo rappresentato.
La conclusione dei passaggi sopra indicati preparano e rinforzano il soggetto e lo rendono capace di orientarsi nel processo di apprendimento scolastico.
Nel libro Prenditi Cura della Vista del tuo Bambino sono descritti in modo semplice ma esaustivo alcuni consigli, esperienze e esercizi che possono aiutare genitori, educatori e insegnanti a cogliere in maniera preventiva alcune fatiche legate alla funzione prassica, visiva e posturale del bambino. Ciò li renderà più consapevoli e capaci di approfondire l’argomento nel caso se ne presenti la necessità.
Il libro definisce percorsi di rieducazione visiva o motoria anche in relazione a soggetti (già inseriti in contesto scolastico come la scuola primaria) che dimostrano fatiche legate all’apprendimento.
Ecco un esempio che può esservi utile.
Presa di coscienza più approfondita delle mani e delle dita (a partire dal nido d’infanzia 12/36 mesi affinando a 3/6 anni scuola dell’infanzia)
1. Battere sul tavolo in modi diversi
- A mano piatta (con il palmo)
- A pugno chiuso
- Con il dorso della mano
- Con ciascun dito
(Questi semplici esercizi devono essere proposti in connessione con gli esercizi grafici, tracce libere legate all’energia del corpo su di un foglio posto in verticale sul muro).
Questo esercizio è più stimolante quando si esegue cantando una canzoncina.
2. Stesso esercizio ma battendo con un tamburello
Al segnale dell’insegnante, genitore o educatore si cambia modo di battere (l’obiettivo è quello di ottenere una scioltezza sempre maggiore del polso).
Le situazioni proposte hanno l’obiettivo di stimolare in maniera dominante l’attenzione visiva, in quanto una serie di atteggiamenti e di movimenti saranno proposti metodicamente al bambino spingendolo a riprodurli fedelmente (già dal nido d’infanzia 12/36 mesi).
Questo modello gestuale (a) è proposto senza alcuna verbalizzazione, proprio perché il bambino si riferisca soltanto all’informazione visiva. Quando il modello è integrato (b), il bambino tenta di riprodurlo facendosi guidare dalle sensazioni cinestetiche che egli ha affinato nel corso degli esercizi precedenti.
L’adeguamento al modello si attua attraverso correzioni visive. La relazione costante tra i dati visivi e cinestetici permetterà la funzione progressiva dell’immagine visiva del corpo e dell’immagine cinestetica (tono/movimento). Quando le due immagini sono fuse, il bambino disporrà di un’immagine del corpo operativa che gli sarà di supporto per migliorare la sua funzione prassica. L’esercizio opera sul tono che da impulsivo si aggiusta a controllato e migliora la funzione di potenza di spalla/gomito/polso e dita.
SCOPRI TANTISSIMI ALTRI ESERCIZI DI VARIO TIPO NEL LIBRO!
Scopri di più
-
Acquista Questo prodotto ha più varianti. Le opzioni possono essere scelte nella pagina del prodotto