Perché è cosi importante imparare a meditare?
La risposta è probabilmente molto più semplice di quanto si possa pensare: quando meditiamo, e tutti sappiamo farlo, anche i più piccoli, ci riconnettiamo al nostro cuore, impariamo ad ascoltarci davvero, a dar voce al nostro vero Se’.
Ne parla in un bellissimo libro Mallila Chopra, Chiudi gli Occhi e Respira. Si potrebbe definire un libro «famigliare»: Mallika Chopra lo dedica alle sue figlie (Tara, 15 anni e Leela 12, al tempo in cui scriveva il libro); la prefazione è scritta dal padre dell’autrice, Deepak Chopra; ci sono le bellissime foto delle prime pagine, come un mini-album di famiglia condiviso con noi che leggiamo. Grazie.
Ma è famigliare anche nel senso che sprizza vita vissuta da ogni pagina. Si capisce, leggendolo, che l’autrice ha sperimentato quello che ha scritto, personalmente – il padre stesso, il famoso insegnante Deepak Chopra, dichiara che lei, Mallika, ha imparato a meditare a 9 anni – ma anche durante la convivenza con due figlie adolescenti, nella veste di mamma e di esperta di meditazione proposta a quella fascia d’età.
Chiudi gli Occhi e Respira è un libro per l’intera famiglia (che spesso è coinvolta e soffre nei difficili rapporti con figli di 12-18 anni), ma si rivolge direttamente agli adolescenti, a cui presenta esercizi di meditazione e di yoga con un’adeguata modalità. I disegni sono carinissimi, il linguaggio è adatto agli adolescenti, pieno di «potresti…» e «se vuoi…», «se ti fa sentire meglio», «fai quello che ti fa sentire meglio».
Gli esercizi sono brevi, c’è un cagnolino seduto accanto alla ragazza che prova a meditare su un prato, a gambe distese, e sempre un cane corre accanto al ragazzo nel capitolo che consiglia di muoversi; ed è solo dopo il capitolo «muoviti» che l’autrice propone le camminate meditative. Furbissima!
Furba è anche – nel migliore dei sensi possibili – a iniziare con una domanda fondamentale, senza che lo sembri: esiste un luogo in cui ti senti al sicuro, felice e tranquillo? Sulla base della ricerca di una risposta imbastisce quindi un percorso, composto da verbi/azioni che guidano l’adolescente (o i suoi genitori, o i suoi insegnanti) lungo il sentiero dello yoga come metodo di conoscenza e auto-conoscenza.
Mentre chi legge cerca la risposta, l’autrice avverte che il luogo può essere fisico o no, può essere un momento bello trascorso con amici, fratelli, genitori… o un momento in cui la mente e il corpo sono rilassati, quando «rimani da solo, a leggere, disegnare o sognare a occhi aperti, […] quando non ti soffermi a pensare al passato o a preoccuparti per il futuro. […] Lo scopo di questo libro è quello di aiutarti a trovare un’ancora sicura, felice e serena all’interno di te stesso».
Rilàssati… rilassàti
Un aggettivo e un verbo (parole uguali, accenti diversi) introducono un’altra delle lezioni più importanti di questo libro: quella sul rilassamento, presentato senza che sembri tale, altrimenti un adolescente scapperebbe forse a gambe levate. L’autrice, con intelligenza, inizia mostrando l’importanza del movimento per poi, molte pagine dopo, inserire la parola yoga.
Nel proporre ai giovani lettori posizioni e tecniche respiratorie, insiste sul non innervosirsi cercando di eseguirli in modo preciso: «Il tuo corpo farà sempre in modo che tu respiri. La tua mente avrà sempre pensieri che si rincorrono. Non puoi non essere capace di respirare, meditare o muoverti! Lo scopo di questo libro è quello di insegnarti alcuni esercizi e di trasmetterti dei consigli su come poter usare la respirazione per rilassarti e per riuscire a controllare meglio i tuoi pensieri. Pensa a questo libro come a una mappa».
Lo yoga è una scienza pratica, come ripeto sempre, e anche Mallika Chopra sembra aver avuto gli stessi insegnamenti (anzi, sono certa che sia andata così, perché conosco molto bene suo padre, il grande insegnante Deepak Chopra) e procede per «azioni», senza andare negli «ultramondi» né insistere sulla filosofia, anche perché gli adolescenti non la seguirebbero e lei lo sa. Così nell’Indice del libro troviamo molti verbi/azioni a guidarci: respira, muoviti, rimani in silenzio, osserva, fai domande, crea; appaiono in questo preciso ordine che rivela un progetto yogico, secondo la triade corpo-mente-spirito.
La parola finale sul libro spetta agli/alle adolescenti che, direttamente o tramite i loro insegnanti o genitori, usufruiranno di queste belle pagine. Ma trovo che sarebbe interessante ricevere un feedback anche da insegnanti di yoga che si siano trovati a interagire con adolescenti, prima o dopo la pubblicazione di questo libro.
A me, che ho avuto a che fare con diverse classi di quarte e quinte della scuola superiore di mio figlio (ora 29enne) è sembrato un gran bel libro, utile, ben fatto, umile, realistico, per nulla irrealizzabile nei suoi consigli – come invece spesso accade per la maggior parte dei lavori rivolti a quella difficile fascia d’età
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