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L’obiettivo principale nell’insegnare le asana è rendere gli studenti in grado di percepire e comprendere più chiaramente che cosa stanno facendo, affinché sviluppino una pratica personale sostenibile, sia a lezione che in autonomia. Ci però sono molti modi diversi di imparare, i quali richiedono un approccio vario all’insegnamento. Il modo in cui le persone apprendono ha molto a che fare con “le qualità dell’intelligenza multipla” (definizione dell’educatore Howard Gardner) che variano considerevolmente in qualunque classe di studenti di yoga.
Nelle lezioni di yoga, i cui obiettivi di apprendimento comprendono elementi concettuali, emotivi, fisici e metafisici, entra in gioco la gamma completa di intelligenze multiple. Al tempo stesso, un essere umano è più dei suoi poteri intellettivi: motivazione, personalità, emozioni, salute fisica e volontà personale sono più significativi di un particolare stile di apprendimento nel dare forma al modo, al luogo e al momento in cui si impara. Ciò suggerisce che nel rivolgersi agli studenti, l’insegnamento efficace dello yoga deve prendere in considerazione queste variabili, pur continuando a riconoscere i seguenti stili di apprendimento:

  • Visivo/spaziale: tende a pensare per immagini e ha necessità di vivide immagini mentali per trattenere l’informazione, da cui deriva l’importanza che ogni asana sia dimostrata.
  • Verbale/linguistico: tende a pensare a parole più che per immagini, ha abilità uditive molto sviluppate, e la necessità che le descrizioni delle asana siano enunciate chiaramente.
  • Corporeo/cinestesico: le informazioni sono elaborate e ricordate grazie all’interazione con lo spazio circostante; ha bisogno di sperimentare personalmente le asana.
  • Inclinazione musicale/ritmica: pensa in suoni, ritmi e modelli, e può essere molto sensibile alle sonorità ambientali. Può trarre beneficio dall’essere incoraggiato a sintonizzarsi con più attenzione al suono e al ritmo del respiro. Può anche trovare utile l’ascolto di musica soft, che scandisce il ritmo della lezione.
  • Interpersonale: cerca di vedere le cose dalla prospettiva altrui; usa sia segnali verbali sia non-verbali per aprire e mantenere aperti i canali comunicativi con gli altri; durante il processo di apprendimento ha bisogno di percepire un senso di genuina presenza da parte dell’insegnante.
  • Intrapersonale: tende ad essere assorto nel cercare di comprendere le proprie sensazioni, i propri i sogni, le proprie relazioni, le forze e le debolezze; trae beneficio dall’avere più tempo e spazio per esplorare la propria percezione dell’asana attraverso la pratica personale.

 

Gli Stili di Apprendimento degli Studenti

L’Insegante di Yoga, Mark Stephens, Macro Edizioni

Tra le pagine di questo bellissimo manuale si trovano tantissime informazioni su argomenti come: i metodi di insegnamento, la realizzazione delle sequenze, i metodi di meditazione e tanto altro ancora. Un manuale indispensabile per ogni insegnante di yoga e per ogni appassionato della pratica.

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