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Vapori vaginali – YONI STEAM

Come prendersi cura del proprio ciclo mestruale e del proprio corpo.

La pratica dei vapori vaginali risale alle antiche culture Americo-latine ed è stata tramandata vocalmente dalle donne curanderas nelle generazioni successive. Non è una moda, una tendenza, ma una conoscenza antica, che risale alle civiltà maya e azteca.

Potrebbe sembrare una banalità, una pratica di poco conto, ma l’esperienza ripetuta con i vapori vaginali ti sarà di grande giovamento. Forse non noterai nulla di diverso durante il primo ciclo, ma già dal secondo mese potrai verificare dei piccoli cambiamenti che magari non ti aspettavi. È consigliabile registrare la pratica su di un quaderno o meglio ancora su di una agenda mestruale.

Oltre ai benefici fisici che potrai notare, c’è una componente sottile, impercettibile per uno sguardo distratto o scettico, che si muove negli strati profondi del nostro essere donna, e ripulisce dalle scorie energetiche accumulate nell’ultimo mese e anche oltre, andando a ripulire impronte energetiche estranee o traumi passato. Prendersi un momento per se stesse, dedicare attenzione e cura al corpo e alla fluttuazione ormonale del momento, diventa un gesto di amore verso se stesse e onora la propria natura femminile.

Il vapore vaginale non va praticato durante il sanguinamento, ma nei giorni che lo precedono, possibilmente fino al 7° giorno precedente. È sconsigliato in gravidanza e per donne che utilizzano metodi contraccettivi non naturali in quanto potrebbe interagire i principi attivi medici.

Quando effettuare un vapore vaginale

Il momento migliore per effettuare un vapore vaginale è la sera, prima di coricarsi, poiché per svolgere correttamente la pratica, la fase successiva al vapore è quella di concedersi del riposo per favorire l’assorbimento dei principi delle piante officinali. Per mantenere una temperatura corporea costante indossa calzini per non gelare i piedi e coricati a letto dopo il vapore per non disperdere calore bruscamente. Evita correnti fredde durante il trattamento.

Considera che in Italia l’uso del bidet è una grande soluzione pratica per le donne. In tanti paesi questo vaso non è contemplato e la sua diffusione limitata. In alternativa vengono usati sgabelli a “ciambella” per permettere di stare comodamente sedute riuscendo ad assorbire i vapori attraverso il foro della seduta.

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Come preparare un vapore vaginale

Dovrai portare a ebollizione circa due litri di acqua. A temperatura raggiunta metti due manciate di erbe secche a tua scelta in base ai principi organolettici di ogni pianta e dei benefici che vuoi ricevere. Chiedi eventualmente consiglio ad un erborista. Non far bollire le erbe, ma spegni immediatamente il fuoco. Versa l’acqua così aromatizzata direttamente nel bidet o in una bacinella e posizionati sopra i vapori con la vulva. Per evitare di disperdere i vapori copriti con un asciugamano grande o un telo; utile potrebbe essere l’uso di una gonna lunga. Se riesci, rimani in posizione anche per 20 minuti cercando di mantenere uno stato di rilassamento. Al termine dell’esposizione, prenditi qualche minuto per lasciare raffreddare il corpo.

Quali piante utilizzare:

Chiedi consiglio ad un erborista oppure fai ricerche approfondite. Cerca piante biologiche. Alcune piante le puoi coltivare direttamente nel tuo giardino o balcone. Indicativamente queste sono le piante maggiormente utilizzate:

salvia: per regolare i cicli (brevi, lunghi o assenti), per alleviare i dolori mestruali riducendo le contrazioni uterine. È utile anche per contrastare la secchezza vaginale;

bardana: la capacità depurativa effettuata da questa pianta si riversa nel sangue mestruale che può apparire più scuro per l’eliminazione di sangue vecchio;

artemisia vulgaris: Il suo utilizzo è per mestruazioni dolorose, riducendo le contrazioni e i crampi uterini. È una pianta depurativa e molto apprezzata per gestire le malattie uterine;

calendula: è una pianta con alto potere cicatrizzante e antinfiammatorio, utile in caso di infezioni vaginali e urinarie;

origano / albica / timo / rosmarino: queste piante aiutano a fluidificare il sangue, sciogliendo i coaguli. Da utilizzarsi con grande attenzione e mai una insieme all’altra, per evitare emorragie;

borsa del pastore: astringente, emostatica, utile in caso di menorragie ed emorragie. Stimola le contrazioni uterine per frenare l’eccessiva perdita di sangue;

amamelide: pianta astringente, in aiuto contro le emorragie

foglie di lampone: indicate per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. In menopausa questo vapore è utile per la tonificazione pelvica. Si consiglia l’accompagnamento con gli esercizi di Kegel;

lavanda: antisettica e rilassante, è indicata principalmente per i crampi mestruali.

camomilla: contro le infezioni urinarie minori o trasmesse sessualmente;

È anche possibile preparare una miscela specifica per riattivare l’energia sessuale utilizzando rosmarino con aggiunta di camomilla e lavanda.

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