DOMANDA
“Soffro di dolori mestruali tanto da dover prendere farmaci, ma sarà sempre così?”
I dolori durante la mestruazione dipendono dalle contrazioni dell’utero per effetto delle prostaglandine: queste sostanze, prodotte dal nostro corpo, riducono il flusso di sangue e rendono le terminazioni nervose dell’utero più sensibili al dolore. In pratica fanno si che l’utero si contragga per espellere le cellule dell’endometrio da eliminare, ma allo stesso tempo evitare un’emorragia.
Il corpo parla a modo suo: il dolore, quando lieve, ti sta dicendo che il tuo utero funziona, ma che probabilmente non stai assecondando le tue energie di quei giorni, forse pretendendo troppo dal tuo corpo o rinunciando a qualcosa che ti andrebbe di fare (compreso il riposo). Tuttavia, se il dolore diventa insopportabile o dura più di due giorni, e hai bisogno di antidolorifici, dovresti rivolgerti ad un professionista per capire se ci possono essere delle cause diverse.
CURIOSITÀ
Si dice che dopo aver avuto un figlio i dolori mestruali diminuiscano, è vero?
In parte sì, ma come per tutte le cose che riguardano il corpo umano, non esiste una regola. I motivi per cui una donna potrebbe percepire meno dolori mestruali dopo aver avuto una gravidanza sono principalmente due: dopo il parto sembrerebbe ci sia una minor sensibilità del collo dell’utero e una minore contrattilità uterina, a livello emotivo invece è come se la donna avesse dato ancora più valore al suo utero e alla sua mestruazione, da quando il suo corpo le ha donato un figlio (e questo vale indipendentemente dal tipo di parto vissuto).
La vagina a un certo punto finisce
Rubrica di educazione mestruale
A cura di Laura Capossele