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Endometriosi

Endometriosi - la cura naturale

L’endometriosi è una malattia da non sottovalutare. Di solito rivela una condizione infiammatoria cronica che provoca dolore e può avere anche effetti collaterali pesanti. Se la situazione è grave la soluzione adottata dalla medicina ufficiale è l’isterectomia, cioè l’asportazione dell’utero. Eppure una soluzione meno drastica e invasiva sembra esserci.

Cerchiamo di capire cos’è l’endometriosi e come si cura insieme a Sherill Shermann. L’Autrice ce ne parla nel suo ultimo libro La Verità sugli Ormoni.

Cos’è l’endometriosi ovarica

Quando si parla di endometriosi si pensa ai sintomi e alle cure più indicate. Forse perché si parla di una malattia che può diventare una patologia talmente grave da dover asportare l’utero. E in questi casi entra in gioco anche la forte componente emotiva associata a questo intervento.

Oltre al trauma fisico conseguente all’asportazione di un organo del corpo c’è, per molte donne, la paura di non essere più considerate come tali. Di essere state menomate della loro femminilità.

L’endometrio è infatti il rivestimento più interno dell’utero. Può succedere che alcune parti si sparpaglino e crescano dove non dovrebbero, creando delle isole endometriosiche. I luoghi preferenziali di questa crescita anomala sono: le tube di Falloppio, l’interno della muscolatura uterina, la superficie esterna dell’utero e di altri organi pelvici (vescica, ovaie, colon).

Quando l’endometrio cresce intorno alle ovaie prende il nome di endometriosi ovarica. Che è anche la variante più comune. In questa situazione anomala si creano delle cisti che possono avere dimensioni diverse.

Queste si comportano esattamente come le cellule che crescono correttamente all’interno dell’utero. Quindi, vengono stimolate dagli ormoni ovarici e si ingrandiscono, si gonfiano riempiendosi di sangue mestruale. Poi si rompono e provocano sanguinamento nel tessuto circostante durante la mestruazione.

Nonostante spesso si tratti di un piccolo sanguinamento, questo provoca un’infiammazione che crea dolore. Come risposta all’infezione l’organismo sviluppa del tessuto cicatriziale e delle aderenze, cioè del tessuto anomalo che lega gli organi insieme.

I sintomi cominciano a manifestarsi 7-12 giorni prima della mestruazione e diventano insopportabili durante il ciclo.

L’endometriosi è una patologia tipica dell’età fertile, ed è quindi spesso causa di dolore pelvico cronico. Si calcola che in Italia siano ben 3 milioni le donne fra i 25 e i 35 anni che ne soffrono. Essendo una malattia cronica rischia di avere serie conseguenze sulla salute femminile. E di essere causa, allo stesso tempo, di problemi di fertilità. È interessante notare infatti che tutti i sintomi dell’endometriosi in menopausa si allevino, fino quasi a scomparire. Questo perché il livello di estrogeni tende a diminuire. Infatti la dominanza estrogenica è fra le cause che portano alla formazione di endometriosi.

Avendo così tante implicazioni sulla nostra salute, l’endometriosi è una delle malattie femminili più studiate. Nonostante questo però ancora oggi le cause che portano alla crescita anomala dell’endometrio sono poco chiare.

La teoria più accreditata è quella della mestruazione retrograda. Si ritiene cioè che, nelle donne che soffrono di endometriosi, il sangue mestruale dall’utero refluisca nelle pelvi, attraverso le tube di Falloppio. In questo modo le cellule dell’endometrio arriverebbero agli organi pelvici.

Altre ipotesi accreditate sono un’alterazione del sistema immunitario che permette l’impianto di queste cellule o una predisposizione genetica.

L’ipotiroidismo ha un effetto diretto sulla salute ormonale femminile. Lo scarso funzionamento della tiroide non fa che aumentare e peggiorare molte patologie a carico dell’apparato riproduttore femminile, fra cui anche l’endometriosi.

I sintomi dell’endometriosi

Nelle donne più “fortunate” la patologia si sviluppa senza mostrare sintomi. E in genere questa viene scoperta “per caso”, facendo un’ecografia.

I sintomi invece con i quali si manifesta di solito l’endometriosi sono:
  • dolore pelvico durante la fase premestruale e durante il ciclo stesso (dismenorrea);
  • irregolarità del ciclo mestruale con sanguinamenti anomali;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • dolore alla defecazione.
  • ci sono dei fattori di rischio che causano più frequentemente la comparsa di endometriosi. Fra questi i più comuni sono:
  • la prima mestruazione in età precoce;
  • la menopausa tardiva;
  • i cicli mestruali inferiori di 27 giorni;
  • l’assenza di gravidanza;
  • la familiarità con l’endometriosi;
  • le anomalie uterine;
  • gli alti livelli di estrogeni;
  • l’abuso di alcol.
E una volta scoperta l’endometriosi che peso hanno sintomi e conseguenze sulla salute della donna?

Non poco, dato che è ritenuta una malattia invalidante, se è vero che una delle correlazioni più frequenti che riguarda l’endometriosi è quella con l’infertilità. Sembra infatti che uno dei fattori che causa infertilità sia la presenza di endometriosi.

Si stima che almeno il 30% delle donne che hanno problemi di fertilità soffrano di endometriosi. Come si spiega questo triste legame? Con il fatto che l’endometriosi causa aderenze e alterazioni anatomiche che impediscono l’incontro fra l’ovulo e gli spermatozoi. E anche nel caso in cui si riesca a rimanere incinta nonostante si soffra di endometriosi, questa può portare a complicazioni. Aumenta infatti il rischio di aborto così come di non riuscire a portare a termine il periodo di gestazione e di avere un parto prematuro.

Un altro legame causa-effetto è quello che lega l’endometriosi alla menopausa precoce. Non è raro infatti che chi soffre di endometriosi venga sottoposta a interventi chirurgici anche ripetuti alle tube e alle cisti ovariche per esportare l’endometrio anomalo. Questa asportazione ripetuta causa la perdita di parte dei follicoli. Una volta che questi vengono esauriti la donna entra in menopausa precoce.

L’endometrio ispessito: quando è dannoso e quando no

Lo spessore dell’endometrio normale varia da 1 a 7 mm. Durante il ciclo subisce delle variazioni, che sono considerate nella norma.

Ci sono casi però in cui questo si inspessisce: il suo spessore arriva a superare persino i 10 mm, fino ad arrivare, nei casi più gravi, a quasi 20 mm. In questi casi si parla di iperplasia endometriale: si tratta di una proliferazione eccessiva delle cellule della mucosa endometriale.

Se l’endometrio ispessito e la gravidanza sono due cose che vanno di pari passo, poiché è fisiologico nei primi mesi di gestazione, durante l’età fertile e la menopausa, non lo è. In età fertile l’ispessimento dell’endometrio può causare infertilità, mentre durante la menopausa, con la produzione di meno estrogeni, non dovrebbe mostrare segni di ispessimento.

Anche in questo caso, i segni che permettono di riconoscere la presenza di un ispessimento dell’endometrio sono il sanguinamento anomalo al di fuori dei giorni del ciclo mestruale e il dolore che si accompagna al ciclo.

Come curare l’endometriosi in modo naturale

La medicina classica usa svariati metodi per curare l’endometriosi. Uno dei più comuni è la prescrizione della pillola anticoncezionale. Viene prescritta per un tempo continuativo di almeno 6 mesi e senza interruzioni. In questo modo si blocca l’ovulazione, che permette la regressione delle lesioni causate dall’endometriosi.

Sappiamo però che la pillola anticoncezionale non è del tutto sicura. Se da un lato serve per curare una qualche patologia, dall’altro rischia di creare altri rischi altrettanto dannosi per la salute. È possibile allora curare l’endometriosi senza pillola? E ci sono delle cure naturali per l’endometriosi in modo da non dover ricorrere a una isterectomia?

La risposta è affermativa a entrambe le domande. Per esempio, alcuni medici americani si sono resi conto che l’endometriosi ovarica si cura con notevole successo con le somministrazioni di progesterone naturale. Sono infatti gli estrogeni a innescare la proliferazione delle cellule endometriali e la formazione di accumuli di vasi sanguigni nell’endometrio.

Il progesterone naturale ha lo scopo di bloccare lo stimolo mensile da parte degli estrogeni nei confronti delle isole endometriosiche. Detto in parole più semplici, impedisce la proliferazione delle cellule endometriali.

La somministrazione della crema a base di progesterone naturale per almeno 3-4 mesi ha permesso di veder alleviare il dolore, e allo stesso tempo di dimuinuire le perdite di sangue. Il processo infiammatorio tende infatti a risolversi.

Un altro buon modo per alleviare i sintomi dell’endometriosi e delle malattie causate da livelli ormonali anomali è la somministrazione di estrogeni uniti a progesterone bioidentico. In questo modo si aiuta l’organismo a ripristinare l’equilibrio ormonale.

Endometriosi

Cosa mangiare e quale stile di vita adottare per attenuare l’endometriosi

Per curare l’endometriosi naturalmente possiamo ricorrere anche all’uso di alimenti e adottare uno stile di vita più naturale e vicino ai bisogni fisiologici.

Alimentazione

Per quanto riguarda l’alimentazione ecco quello che possiamo fare per alleviare i sintomi causati dalle isole endometriosiche:

  • evitare i latticini. Sono i cibi peggiori per una donna soprattutto quando soffre di sindrome premestruale. I latticini tendono infatti ad aumentarne i sintomi. Per contro, le donne che hanno eliminato o ridotto il loro consumo, hanno riscontrato una diminuzione – e in alcuni casi la scomparsa – di fibromi, dei dolori dell’endometriosi e un calo di vaginiti oltre che il miglioramento delle allergie;
  • aggiungere del succo di melagranaalla dieta. La melagrana è un super food che dona un grande aiuto alle donne di tutte le età. Favorisce la fertilità, equilibra i cicli mestruali e corregge i sintomi della sindrome premestruale. Allevia anche molti dei sintomi tipici di premenopausa e menopausa. Il succo di melagrana riesce inoltre a ridurre le infiammazioni ed è quindi benefico in caso di endometriosi;

    Endometriosi

  • aggiungere un cucchiano di chiaai piatti. Questo seme microscopico ma dalle strabilianti proprietà contribuisce a ridurre l’infiammazione. Contiene un alto tasso di fibre, che sono importanti per l’equilibrio ormonale, oltre a dosi di omega 3 e 6;
  • l’agnocasto è benefico per le problematiche femminili legate al ciclo. Agisce sul sistema endocrino, stimolando la produzione di alcuni ormoni ipofisari. Riduce quindi i sintomi premestruali. Agendo come riequilibratore dell’attività progestinica riesce ad attenuare l’infiammazione che provoca l’endometriosi;
  • anche l’olio di enotera è utile per alleviare i sintomi dolorosi del ciclo. Inoltre aumenta la fertilità femminile, migliorando la qualità del muco cervicale. Agisce positivamente sul ciclo femminile, regolarizzando l’ovulazione.
Stile di vita
Per quanto riguarda lo stile di vita, invece, ecco alcuni consigli per migliorare la nostra salute:
  • usare contraccettivi naturali. Uno studio tedesco ha messo in evidenza che le donne che soffrono di endometriosi hanno alti livelli di PCB (policlorobifenili). Si tratta di composti chimici usati in spermicidi, creme contraccettive da abbinare al diaframma, profilattici e gel vaginali che facilitano la dispersione degli spermatozoi. Questi prodotti espongono la vagina e il collo dell’utero a forti tossine che causano danni all’intero organismo;
  • ascoltare i propri bisogni. Secondo alcuni ricercatori l’endometriosi sarebbe una malattia “da conflitto”. Questa insorgerebbe infatti quando i bisogni emotivi della donna entrano in contrasto con il suo ruolo nel mondo. Quando la donna sente di vivere il conflitto fra ciò che vorrebbe essere e il ruolo che la società le impone è più facile che si ammali di endometriosi. Inoltre, si tratta di donne che si affannano a fare mille cose e non hanno mai un minuto per fermarsi e ascoltare i propri bisogni o i desideri più profondi. E il fisico manifesta questa carenza con segnali di malattia.

Scritto da Romina Rossi

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