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Dopo il lunghissimo mese dei buoni propositi e del Dry January, arriva febbraio, con le sue giornate ancora fredde ma cariche di energia. 

Febbraio è un mese speciale, l’unico a cambiare la sua durata ogni 4 anni, stupendoci con la sua breve intensità, meravigliandoci con i primi bulbi che fa sbucare sotto il ghiaccio dell’inverno.

Le origini di febbraio: tra purificazione e rinascita

Prende il suo nome dalla divinità Febris, dea della purificazione e custode del respiro cosmico, che rimuove tossine e impurità rinnovandoci alla vita. A lei era dedicato un lungo periodo di celebrazioni affinché ponesse fine alle malattie e propiziasse il nuovo mese all’insegna della rinascita, feste che terminavano il 14 febbraio….si proprio quel giorno che tanto ci piace per il suo splendido colore rosso acceso di passione, per le sue profumate rose e i festeggiamenti per una serata speciale in coppia.

Innamorarci di ciò che siamo

Alla luce di questo potremmo dire che il 14 febbraio celebra “la febbre della passione”, la più potente e irresistibile; quando ci s’innamora e tutto si trasforma, il vecchio passa, il presente ci rapisce attraendoci senza poter resistere, colmando la nostra visione di bellezza e rapimento e facendoci ignorare difetti e imperfezioni dell’altro.

E dunque ispirati dalla Festa degli Innamorati, non sarebbe magnifico se dedicassimo ogni giorno di questo potente mese ad innamorarci di noi stessi?

Rapiti da una febbre potente d’amore, possiamo purificarci da atteggiamenti autosabotanti e distruttivi e innamorarci di ciò che siamo, riscoprendo la nostra unicità e meraviglia per generare il germoglio di un perfetto sodalizio con noi stessi, premessa di un Amore duraturo e generoso capace di contagiare ogni aspetto della nostra vita.

“Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita”,  scriveva Oscar Wilde

Tutto parte da noi.

Si, ma cosa possiamo fare concretamente questo mese?

Piccole azione d’amore 

Il percorso è quello delle 3 A (come Amore): ascoltarsi, accettarsi, amarsi.

Innanzitutto fermarsi e ascoltarsi è la condizione inevitabile affinché tutto possa succedere: qualche minuto di meditazione al giorno, dedicarsi ad una pratica introspettiva come lo yin yoga, qualche minuto di semplice silenzio stesi a terra o con le gambe al muro per dedicarci al respiro. Fare spazio e silenzio per chiederci con amore di cosa abbiamo bisogno, come possiamo farci felici, cosa ci serve per stare bene.

Ascoltare, scrivere, non giudicare, lasciare andare e lasciare che le risposte germinino in noi, porre l’attenzione sulla nostra bellezza.

Concretamente possiamo fare un piccolo gesto d’amore pensandolo con cura (le più piccole cose sono le più preziose) come cucinarci una buona cena, fare un bagno rilassante e mettere la crema senza fretta, leggere un buon libro, dormire e riposare anziché mangiare inutili ore di tv, praticare un corso di yoga o una pratica nutriente che ci riconnette corpo e mente.

Curiamoci come faremmo con una persona che amiamo, permettiamoci “un tempo di febbre”, di brividi di innamoramento portando luce sulle nostre qualità, la nostra meravigliosa unicità.

“Tu stesso, come chiunque altro nell’intero universo, meriti il tuo amore e il tuo affetto.”
 Buddha

Elisa Fantini

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