Mese di abbondanza, fertilità, raccolti. Mese che raccoglie i frutti delle stagioni precedenti, mese che apre all’amore e al grande Fuoco estivo.
Siamo pronti?
Per fiorire ed aprirci all’abbondanza e ai doni dei mesi che ci attendono, occorre prima disegnare la direzione cui si vuole tendere, avere “la capacità in visione” come diceva la splendida poetessa Szymborska.
Come artisti che dipingono un’immagine che li ispira partendo da una tela bianca, così anche noi possiamo avere visione di ciò che vorremmo fare o diventare. Avere una visone non significa necessariamente eccellere in ciò che facciamo, essere al pari di qualcun altro o diversi da ciò che siamo, significa sapere chi siamo e osare andare oltre i nostri limiti che spesso siamo i primi ad imporci e perseguire le nostre passioni.
Innanzitutto occorre porsi di fronte ai problemi di tutti giorni, che non risparmiano davvero nessuno, come di fronte a semplici enigmi e giochi da risolvere…In fondo gli indiani descrivevano questa esistenza come Lila, il gioco del divino.
Possiamo sbagliare, il miglior modo di apprendere, possiamo riposare per trovare le migliori soluzioni. E a quel punto agire, inseguendo la nostra visione ed esprimendola con leggerezza e fiducia.
Questa pare la strada per allontanarci dall’infelicità, la strada della propria realizzazione. Possiamo sentirci così coltivando la terra, correndo per i boschi, navigando o vendendo banane.
Non è il cosa ma il come.
Finché la nostra vita sarà la brutta copia di un modello che ci hanno inculcato, magari arriveremo persino a realizzarlo ma non saremo felici, saremo…. “disfelici”. Non infelici, ma nemmeno felici, continuamente inquieti. Quindi trova la visione di te che ti guidi verso l’abbondanza che il mese di maggio e la stagione estiva ti promettono.
Quale visione?
Ti invito a sedere tranquillamente, connetterti a l respiro, chiudere gli occhi e visualizzare la visione della tua vita
Che colore vedi?
Quali forme emergono dalla tua immaginazione. Scendi in profondità e calati nell’essenza del tuo essere. Permettiti di vagare liberamente e come un pittore, dipingere lo scenario dei tuoi sogni, quelli profondi e incontaminati; dipingili con dettagli vividi e chiarezza incrollabile. Non temere il tuo giudizio, gioca e libera la fantasia.
Cosa emerge?
Cosa provi nell’immaginare?
Più ti avvicini alla visione pura, incontaminata, al tuo vero desiderio, più riuscirai a sentire toccanti emozioni. Ascoltale. Come si muovono nel corpo? Dove le senti?
Proprio come un’artista visualizza la propria creazione prima di tracciare un singolo tratto, così anche noi dovremmo immaginare le nostre vite.
Ogni emozione, sensazione, azione, racconta una storia.
Che tipo di storia vogliamo scrivere? Se la visione è chiara, sincera, sentita, possiamo accedere agli strumenti e soprattutto al coraggio per superare gli ostacoli e abbracciare la pienezza del nostro potenziale dando vita alle nostre aspirazioni più profonde infondendo loro intenzione e scopo; così mentre manteniamo questa visione nella nostra mente, ci allineiamo con le possibilità illimitate dell’universo.
Gli indiani parlavano di realizzare il proprio Dharma, noi potremmo chiamarlo senso della vita, ne parla meravigliosamente Hillman nel libro Il codice dell’anima: “tutti prima o poi abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada”.
Mentre visualizzi la tua visione, ricorda che sei l’artista della tua vita, l’architetto del tuo destino.
Hai il potere di plasmare la tua realtà, di creare un capolavoro che rifletta la bellezza della tua anima; abbi quindi il coraggio di sognare in grande, di visualizzare con audacia e pienezza ciò che vorresti e senti di essere e infine di essere felice.
“Non chiederti di cosa ha bisogno il mondo. Chiediti che cosa ti rende felice e poi fallo. Il mondo ha solo bisogno di persone felici.”
Elisa Fantini
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