Bontà, Magia, Luce, Amore, Bene…sono tante le parole che coltiviamo a Natale, dalle pubblicità dei panettoni alle favole per bambini. Parole positive ed evocative che, senza voler togliere nulla alla loro bellezza, rischiano di diventare un po’ generiche e persino banali a volte.
Ce n’è una però che si utilizza meno e che va bene un po’ per tutte le festività e anche per i giorni feriali, una parola che risulta più difficile da pronunciare intimamente e un’attitudine decisamente più ostica da praticare, la meravigliosa GRATITUDINE.
Gratitudine
Viviamo giorni difficili nelle nostre case, nelle nostre città e nel nostro bellissimo pianeta, tutto gira vorticosamente e pare che nessuno abbia più tempo, volontà e soprattutto capacità di fermarsi anche quando sarebbe in realtà possibile farlo. Il rumore spesso sovrasta il silenzio, la fretta soverchia la lentezza, la violenza è più accessibile della gentilezza e soprattutto il lamento è divenuto il nostro miglior alleato per superare le difficoltà, senza accorgerci che proprio il lamento è il nostro peggior nemico.
Eh si…
PERCHE’ TUTTO DIPENDE DA COME CI ACCOSTIAMO AGLI ACCADIMENTI
Le cose ci accadono, a volte piacevoli altre meno: dipende da noi decidere su cosa puntare l’attenzione e con che “cuore” scegliere di accoglierle e osservarle.
La gratitudine ci indica la strada per una vita più piena e più gioiosa
Secondo studi recenti, noi possiamo influenzare la nostra felicità fino al 40% attraverso il nostro comportamento e il modo in cui guardiamo gli eventi, mentre il restante 60% è così suddiviso: 50% genetico, e 10% fattori esterni come il sole o il tempo libero. Per questo la scelta delle nostre abitudini, delle pratiche, del modo in cui dialoghiamo con noi stessi può determinare il nostro stato mentale e di conseguenza fisico. Tra tutte queste scelte che siamo liberi di compiere, la gratitudine sembra essere lo strumento più potente.
Essere consapevoli di ciò che abbiamo, non solo materialmente, non è facile, soprattutto se la luce è puntata su ciò che ci manca. Educati al bisogno e alla mancanza al fine di essere bravi ed addestrati consumatori, ci ritroviamo a correre e desiderare continuamente sentendoci inquieti e insoddisfatti, lamentandoci di ciò che non va e contagiando o lasciandoci contagiare da questa tensione collettiva.
E’ VERO, LA VITA IN MODI DIFFERENTI E’ UN GIOCO COMPLICATO PER TUTTI, MA ESSERE GRATI E’ UN POTENTISSIMO STRUMENTO PER GIOCARLA E DIVERTIRSI DI PIU’
Imparare ad essere grati per quello che c’è
Potremmo approfittare di questo dolce periodo che ci apre un po’ di più il cuore per apprendere una nuova abitudine da perpetuare tutto l’anno: IMPARARE AD ESSERE GRATI PER QUELLO CHE C’E’.
Le nuvole in cielo
Il fumo dei camini
L’abbraccio di un amico
Il saluto di uno sconosciuto
Una doccia calda
Un buon caffè
La pagina di un libro
La musica
La sciarpa quando fuori fa freddo
Un pranzo gustoso
L’alba…
“Ringraziare desidero il divino labirinto delle cause e degli effetti per la diversità delle creature che compongono questo universo singolare…”
Così iniziava la Poesia di Borges che fa un lunghissimo elenco di cose splendide per cui ringraziare, piccolissime come il pane e il sale e immense come l’ultima giornata di Socrate, il fuoco, le stelle…
e che ci invita a continuarla…
“per il fatto che questa poesia è inesauribile
e si confonde con la somma delle creature
e non arriverà mai all’ultimo verso
e cambia secondo gli uomini…”
Prima di lui ad averla iniziata era stato San Francesco D’Assisi e dopo di lui la splendida Mariangela Gualtieri, consiglio la lettura di tutte queste immense poesie.
A Natale regaliamoci un po’ di gratitudine…
Può diventare un esercizio interessante, chiedersi per cosa siamo grati oggi e scrivere almeno 3 nostre righe quotidiane di “IO RINGRAZIARE DESIDERO”
Impariamo ad essere grati di ciò che abbiamo, ogni giorno, festivo e feriale.
Facciamolo con generosità ed abbondanza, ringraziamo senza pudore chi amiamo, chi ci ama, per arrivare a ringraziare anche chi non amiamo (e questo già è un po’ più complicato..). Ringraziamo per tutto ciò che c’è fino a comprendere che quello che manca è utile ad apprezzare il resto, quello che altrimenti non apprezzeremmo.
La gratitudine è come una bolla di sapone, leggera, inconsistente ma magica e stupefacente.
Regalatevi e regalate gratitudine consapevoli che anche così insieme possiamo cambiare il mondo.
Buon Natale e Grazie a tutti!
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