Descrizione
Nell’era moderna di oggi, salvaguardare, recuperare e valorizzare la biodiversità, significa cercare di mettere un freno alla diffusione massiva di specie e varietà caratterizzate da caratteri simili tra loro, permettendo di favorire non solo la sopravvivenza delle specie vegetali ma anche quella degli animali e dell’uomo.
L’autoproduzione delle sementi è quella tecnica riproduttiva che fin dai secoli più antichi, ossia dalla nascita dell’agricoltura nell’epoca neolitica fino ad oggi, ha permesso da sempre di propagare le varietà di specie erbacee e ortive.
I motivi che possono spingere ancora oggi gli agricoltori e a chi coltiva il proprio orto al mantenimento e alla selezione delle specie e varietà vegetali che vengono autoprodotte, sono varie. Dal mercato locale che richiede prodotti particolari. Dal mantener vive alcune abitudini e tradizioni alimentari. Per ragioni economiche, al fine di evitare l’acquisto di sementi e quindi per non incorrere in eccessive spese aziendali. Per ragioni di pura conservazione, allo scopo di evitare l’estinzione di una varietà locale.
Come dimostrano i dati, ad oggi sono circa 7000 le specie utilizzate dall’uomo per l’alimentazione, ma di queste ne vengono coltivate soltanto 150. Inoltre, il 75% degli alimenti consumati dall’uomo sono forniti da sole 12 specie vegetali.
Questa situazione con il tempo ha indebolito e impoverito la qualità del nostro regime alimentare ed è per questo che molte varietà locali o antiche sono state trascurate ed esposte al pericolo d’estinzione. Per cui recuperare la biodiversità agraria, significa recuperare anche tutta una serie di specie e varietà oggi chiamate dimenticate. In questo modo da una parte si favorisce un incremento delle possibilità alimentari e scelte della popolazione e dall’altra se ne impedisce la loro completa estinzione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.