La fluorurazione delle acque negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono stati, a metà dello scorso secolo, i fautori e promotori della fluorurazione delle acque potabili per uso alimentare. Questa pratica è stata imposta lentamente a gran parte della nazione e successivamente si è diffusa anche a livello internazionale. La ragione ufficiale della scelta fu il tentativo di debellare la carie dentaria nei bambini tramite l’aggiunta di quantità ottimali di fluoruri nell’acqua potabile, quantità che venivano presentate come innocue per l’organismo umano. In realtà, la scelta fu viziata dalla necessità da parte degli apparati militari americani di dare una veste positiva ad un elemento importante per le sue applicazioni nel nucleare e nelle armi chimiche.
Negli anni successivi la fluorurazione fu adottata da altre nazioni, ma in seguito molti paesi, soprattutto europei, si resero conto che i costi materiali e sanitari evidenziati nel corso delle campagne di fluorurazione non erano giustificati dai benefici della diminuzione di carie da curare. Inoltre, gli apparenti benefici non sempre erano facilmente attribuibili alla pratica di fluorurazione, ma piuttosto alle maggiori norme di igiene dentale entrate maggiormente in uso nel corso degli anni.
Le evidenze di sempre maggiori effetti negativi dovuti a questa pratica si sono accumulate nel tempo. Tuttora, la fluorurazione delle acque sopravvive soprattutto in alcuni paesi anglofoni, ma non ha finora scalfito la fiducia granitica degli Stati Uniti in questa scelta di campo. Nel tempo si sono avute solo sporadiche ribellioni di alcune piccole città, come per esempio Natick in Massachusetts. La comunità cittadina, infastidita da una scelta imposta dall’alto, chiese a una commissione di esperti di valutare i pro e i contro di tale scelta. La commissione, il 23 ottobre del 1997, giunse alla conclusione che i rischi della sovraesposizione ai fluoruri superassero di gran lunga i benefici della fluorurazione.
Nell’ultimo anno però, la fiducia granitica negli USA ha subito una importante presa di posizione controcorrente. Lo State Surgeon General Joseph A. Ladabo, in pratica Ministro della Salute dello Stato della Florida, ha pubblicato il 22 novembre 2024 le linee guida per la fluorurazione delle acque, dove sconsiglia la fluorizzazione dell’acqua comunitaria a causa dei rischi neuropsichiatrici associati all’esposizione al fluoro.
Il ruolo di Joseph A. Ladabo
Ladabo, 45 anni, nato in Nigeria, è medico chirurgo. Ha conseguito la laurea in medicina e il dottorato in politica sanitaria ad Harvard, è stato professore associato alla UCLA di Los Angeles ed ora è professore di medicina all’Università della Florida, con un ampio curriculum di pubblicazioni e premi. Si è occupato di strategie economiche comportamentali per ridurre il rischio cardiovascolare nelle popolazioni a basso reddito e svantaggiate. Ha intrapreso sperimentazioni cliniche per la perdita di peso, la cessazione del fumo e la prevenzione delle malattie cardiovascolari tra le persone affette da HIV. È una persona che si impegna e ha un’enorme competenza nel campo della prevenzione e nella difesa delle popolazioni più deboli, una figura rara negli ultimi tempi.
Nella sua relazione, Ladabo sottolinea che le fonti di esposizione al fluoro sono aumentate enormemente negli ultimi anni e che ulteriori fonti aggiuntive potrebbero aumentare gli effetti negativi dell’assunzione di fluoro. Sono in corso ulteriori ricerche per valutare l’impatto dell’esposizione complessiva al fluoro nella popolazione.
Il Prof. Ladabo evidenzia che molti studi hanno segnalato problematiche relative all’esposizione della popolazione vulnerabile al fluoro. In particolare:
- Studi in Messico e Canada hanno evidenziato un ridotto quoziente intellettivo in bambini nati da madri esposte ad alte dosi di fluoruri nell’acqua.
- Studi in Messico e Canada hanno collegato l’alta esposizione al fluoro con il deficit di attenzione e l’iperattività motoria (ADHD).
- Studio canadese che ha collegato la presenza di 0,7 milligrammi litro (quindi ben al di sotto del valore considerato ottimale di 1 milligrammo per litro) con una diminuzione del controllo inibitorio e della flessibilità cognitiva del bambino.
- Studio americano del 2024 che associa l’alta esposizione prenatale di fluoro nei bambini di Los Angeles con problemi neurocomportamentali.
Inoltre, Ladabo cita anche il Programma Nazionale di Tossicologia del Dipartimento della Salute americano che pubblica, in un suo report del 22 agosto 2024, una revisione di 72 studi pubblicati prima dell’aprile 2021, che conferma la relazione tra elevati livelli di fluoruri nell’acqua e abbassamento del quoziente d’intelligenza. Altri studi riportano correlazioni tra consumo di fluoro nelle acque e rischio di sviluppare apnea nel sonno, di accumulo di fluoro nella ghiandola pineale, disturbi del ciclo del sonno, menarca prematuro, impatto negativo sulla ghiandola tiroidea e fluorosi ossea.
Preso atto dei dati scientifici a disposizione, il professor Ladabo raccomanda di evitare la pratica di aggiunta di fluoruri nelle acque. Già la città di Winter Haven in Florida si prepara, dal 1 gennaio 2025, ad essere la capofila dell’interruzione della aggiunta di fluoro alla fornitura idrica della città, dando il via a un ripensamento generale di questa pratica negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
Giorgio Petrucci
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