In questa fine di maggio la primavera si sta lanciando tra le braccia estive di una stagione dominata dal fuoco dell’azione e del fare: gite, uscite, incontri, feste, movimenti. L’estate ci stimola a riempire il nostro bagaglio di esperienze, conoscenze, avventure.
Tutto questo è magnifico e porta gioia, l’emozione che medicina cinese lega al calore estivo, in cui il cuore batte forte e ci dona energia.
La nostra piccola provocazione, che non esclude la bellezza e l’importanza di questa preziosa vitalità, è: e se invece di aggiungere provassimo a sottrarre ogni tanto?
C’è del bello nel sottrarre, c’è del sacro nel “meno”.
Ci piace pensare che invece di usare il tempo estivo per riempire ogni spazio libero di cose da fare, possiamo ogni tanto tentare il contrario scegliendo di fare meno, solo le cose che ci piacciono davvero e gustarcele pienamente e con calma.
Invece di riempire il tempo, decidere di prendere delle pause fatte di vuoto, lentezza e contemplazione.
In fondo l’estate è tempo di VACANZA e vacanza deriva dal latino “vacare”, essere vuoto, libero.
Allora perché attendere agosto per andare in vacanza e tornare ancora più stanchi al posto di lavoro, quando potremmo prenderci una piccola vacanza tutti i giorni concedendoci una piccola pausa quotidiana, ottenuta sottraendo un po’ di tempo al fare per creare vuoto e silenzio rigeneranti e ricreativi?
Liberati dall’azione, il fuoco estivo può stimolare la nostra fantasia e accendere anche la nostra dimensione contemplativa. Non immaginiamo a quanta diversa ricchezza e nutrimento sostanzioso possiamo accedere fermandoci e ricavandoci piccole e preziose pause, vivendo così dei piccoli miracoli quotidiani nella nostra vita.
Allora perché non iniziare da subito?
Buona vacanza!
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