Essere gentili non è un’attitudine, la gentilezza si costruisce, è una casa fatta di tanti piccoli mattoni assemblati con pazienza e amore e uniti insieme dall’educazione.
I bambini sono propensi ed essere gentili perché dotati di una grande sensibilità, ma essere faro di gentilezza è dovere di ogni adulto.
Educare i bambini all’importanza di dire “grazie”, “prego”, a chiedere il permesso prima di fare una cosa, a dire “buongiorno”, “buonasera” quando si incontra qualcuno o si entra in una stanza, va oltre la semplice cortesia. Significa insegnare ai bambini a investire nei valori sociali e ad essere persone migliori.
Spesso si tende a dare poca importanza ai questi piccoli gesti, che piccoli non sono affatto; dietro ad una parola gentile sta l’idea che gli altri contano, che sono importanti quanto me, è una cura nei confronti dell’altro e un’apertura all’empatia.
Più forte sarà l’educazione alla gentilezza vissuta come modello familiare, migliore sarà il frutto che il bambino maturerà in sé e la relazione positiva che intreccerà con gli altri.
Educare alla gentilezza: come fare?
- Dare il buon esempio. È questa la massima di ogni azione educativa. Non si educa alla gentilezza attraverso istruzioni, tanto meno se imposte. Educare alla gentilezza è offrire ai bambini un modello da cui prendere ispirazione, portiamo la gentilezza per primi noi adulti, nelle nostre vite.
- Valorizzare e riconoscere i comportatemi gentili sottolineandone la bellezza. Come quando facciamo notare ai bambini che si comportano in modo scorretto, dovremmo abituarci a fare lo stesso quando si comportano gentilmente, rinforzando questo tipo di comportamento.
- Parlare e confrontarsi sulle proprie emozioni. Esser gentili significa essere rispettosi di se e degli altri, riconoscere le proprie emozioni evitando che ricadano in maniera incrollabile sull’altro.
Anche le favole educano alla gentilezza
La gentilezza è protagonista delle favole di Laura Cavalli, autrice di gruppo macro.
Queste le sue parole gentili.
“Cari lettori, non fermatevi all’idea che una fiaba va bene solo ai bambini, non ponetevi questo limite. La fiaba è importante per tutti: crea armonia, leggerezza, ci permette di usare l’immaginazione…
La fiaba stimola la fantasia e ci permette di sognare…
Non solo i bambini hanno bisogno della magia della fiaba, ma anche gli adulti, perché ognuno di noi ha in sé un bambino da coccolare, da nutrire, da far sorridere…”
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