Possiamo stabilire dei punti cardine nel racconto di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di tornare indietro e descrivere ciรฒ che hanno visto e provato:
- uscita dal corpo fisico e localizzazione della propria coscienza sopra la posizione reale del proprio corpo;
- visione panoramica di ciรฒ che accade nella stanza, con possibilitร di ricordare anche nei particolari lโaccaduto;
- impossibilitร di comunicare con i presenti;
- sensazione di benessere e armonia;
- viaggio improvviso attraverso un tunnel o qualcosa di simile, con allontanamento dalla zona in cui giace il proprio corpo;
- entrata in un luogo ricco di luci e colori, con sensazioni di beatitudine, pace e amore;
- incontro con i propri congiunti giร deceduti e/o con Entitร Spirituali;
- riesame amorevole delle esperienze della propria vita, spesso aiutato dalle Entitร Spirituali;
- ritorno spesso contro voglia nel proprio corpo fisico con la consapevolezza di non aver ancora concluso la propria esperienza terrena.
E a posteriori:
- nuovi modi di concepire la morte, senza piรน paura e angoscia;
- vita che viene arricchita da nuovi valori di amore e compassione, che si riflette spesso in attivitร sociali e benefiche.
Le esperienze di pre-morte sono studiate da anni da moltissimi ricercatori in tutto il mondo.ย Lo studio che ha destato piรน clamore รจ stato quello condotto nel 2001 dal dottor Pim Van Lommelย pubblicato sulla piรน prestigiosa rivista di medicina: โThe Lancetโ.
Lo studio fu effettuato su 344 pazienti, durรฒ 10 anni, e il suo scopo fu quello di capire se le attivitร superiori della mente fossero il mero prodotto dellโattivitร cerebrale o potessero esistere anche indipendentemente da un cervello funzionante. Risultรฒ che il 18% dei suoi pazienti ricordava di aver vissuto delle esperienze di pre-morte durante lo stato di incoscienza totale, dopo lโarresto delle funzioni vitali.
La conclusione fu che i fenomeni riportati potevano essere spiegati solo ammettendo che la coscienza non รจ solo un derivato dellโattivitร cerebrale. Il nostro cervello รจ connesso con qualcosa di piรน grande e continua ad interagire con il Cosmo anche dopo che il nostro cuore ha smesso di battere.ย La tesi riduzionista โmente uguale cervelloโ cessava di esistere.
Ancora oggi, molti studi ed esperimenti portano a questo risultato.
Quale spiegazione possiamo dare a questi fenomeni? Comโรจ possibile che la nostra coscienza esista ancora dopo la morte?
Possiamo ragionevolmente supporre che accanto ad un โcervello biologicoโ, responsabile delle attivitร di base (sopravvivenza, riflessi, istinti, percezioni, ecc.), esista anche un โcervello elettromagnetico-quantisticoโ, sede delle attivitร superiori della mente: intuizione, ideazione superiore, pensiero creativo-critico, ecc.
I due cervelli โ quello biologico e quello elettromagnetico-quantistico โ comunicano tra di loro come un computer portatile comunica con il web.
Ecco un esempio chiaro di come funziona la nostra mente in chiave neuro-quantistica: il nostro cervello รจ come un computer portatile senza fili da cui scarichiamo, continuamente, dati da Internet e โ al contempo โ forniamo continuamente dati ad Internet. Se ci scolleghiamo dalla rete, perchรฉ il nostro computer si rompe o finisce la carica delle batterie (in biologia la morte), la rete continua ad esistere e il nostro indirizzo di posta elettronica anche. Siamo solo noi che non riusciamo piรน a collegarci (perchรฉ non abbiamo piรน funzioni vitali), ma tutto il web continua ad esistere, con tutti i suoi siti internet, gli indirizzi di posta elettronica e quantโaltro. La nostra โidentitร elettromagnetico-quantisticaโ continua a vivere, anche se il nostro cervello muore.
Il nostro cervello biologico รจ solo lโhardware (la parte fisica), il computer di servizio che consente al cervello elettromagnetico-quantistico di usare il nostro corpo, rimanendo nel contempo sempre collegato al web cosmico.ย
Annalisa Arrigo
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