A volte può diventare difficile fare yoga d’inverno, vuoi perché praticare in un ambiente freddo è poco invitante, vuoi perché, a volte, il corpo ci sembra particolarmente intirizzito e rallentato: quali sono le asana, o sequenze di asana, che possono aiutare il nostro corpo a combattere il freddo in questi lunghi mesi invernali?
Ogni stagione ha le proprie speciali caratteristiche energetiche e, fermo restando che si può praticare yoga tutto l’anno, alcune posizioni yoga sono particolarmente indicate in certi periodi dell’anno.
In inverno l’organismo ha bisogno di “consolidamento”, di “rafforzare le proprie fondamenta” per fronteggiare il freddo. Diventa importante rafforzare i piedi e le gambe: via libera quindi a tutte le asana che fanno lavorare questa zona del nostro corpo.
Guarda caso, se fa freddo (o in una palestra dove faccia freddo) conviene eseguire posizioni in piedi: sentiremo meno il freddo, non staremo tanto a contatto col pavimento e il calore va verso l’alto!
Ecco una breve, ma equilibrata sequenza yoga per lavorare sulle gambe e concentrarsi sul calore.
Piccola sequenza “anti-brivido”
1. Tadasana (la montagna)
A piedi uniti, allungarsi bene verso l’alto e poi, a braccia tese, allontanarle dal corpo, fino a formare una sorta di “triangolo”, come una montagna la cui vetta è la testa, i cui fianchi sono le braccia e la cui base è la terra su cui poggiamo stabilmente i piedi.
Mentre manteniamo la statica possiamo immaginare che la nostra montagna sia in realtà un vulcano e la lava calda scorra lungo la colonna ad ogni respiro.
2. Jambavat
(il signore degli orsi)
Gambe leggermente divaricate, piedi ben aderenti alla terra; con un unico gesto pieghiamo appena le ginocchia e le caviglie, i gomiti e i polsi, lasciando ricadere in avanti le mani, come per assumere la posizione di un orso in piedi.
Tenere la posizione, ascoltando il grande caldo che si sviluppa lungo i muscoli anteriori delle cosce.
3. Svanasana (il cane)
In ginocchio, a gambe unite, puntando i piedi e appoggiando le mani davanti a noi, distendiamo le gambe spingendo il bacino verso l’alto e i talloni verso il basso. Il corpo assume di nuovo la forma di un triangolo – come per la posizione della montagna – ma più basso (i glutei sono la vetta, i due fianchi sono gambe/cosce e braccia/busto).
Fra le controindicazioni (per le donne in menopausa) della posizione c’è quella di aumentare il calore (ma a noi invece serve!).
4. Bhastrikasana (il mantice)
Distesi sulla schiena, a gambe unite piegare le ginocchia abbracciandole strettamente al petto.
Nella versione dinamica, ad ogni espiro si stringono le ginocchia al petto e ad ogni inspiro si allontanano un po’.
Concentrarsi sul calore al centro dell’addome (dove c’è il fuoco “dalle sette lingue”).
5. Savasana (la posizione del cadavere)
Restate ben coperti durante l’esecuzione.
Il rilassamento finale può svolgersi con suggestioni che invitino a sentire il calore, immaginare il fuoco di un camino, o il caldo sul viso in una giornata di sole in alta montagna.
Illustrazioni di Lucia Zacchi
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