Con quale mantra inizi la pratica, o il tuo insegnamento dello yoga?
Io provengo dalla scuola del Kaivalyadhama Institute di Lonavla (India), dove il canto iniziale delle lezioni di yoga è da sempre il “mantra della pace”, Shanti Mantra.
La parola mantra, ha diverse possibili etimologie e quindi significati letterali: da manas (mente) + trayati (liberare), quindi “liberare la mente dai pensieri”; o anche: da manas (mente) + tra (attraverso), quindi “andare oltre la mente”; o ancora: da tra (suffisso usato per formare nomi di strumento) e man (radice verbale che sta per “pensare”, “comprendere”, quindi “strumento per pensare”.
In ognuna di queste accezioni, cantare il mantra stabilisce la mente nella “Pura Coscienza”.
Shanti, significa “pace”.

Shanti Mantra, il testo

Eccone il testo:

Om
saha navavatu
saha nau bhunaktu
saha viryam karavavahai
tejasvi navadhitamastu
ma vidvishavahai
Om Shantih Shantih Shantihi

Anch’io, dal 1987, quando ho iniziato a insegnare, lascio che le mie lezioni inizino con questo canto.
Qualche volta ho introdotto anche altri mantra, ma Shanti Mantra è quello che preferisco, anche per il significato che si attaglia perfettamente allo spirito di una lezione di yoga.
Alla fine, come saluto, recitiamo solo l’ultima parte del canto – Om Shantih Shantih Shantih – concentrandoci sul fatto che ripetiamo per tre volte la parola pace (shanti): una volta per noi stessi, una volta per chi è vicino a noi, una volta per il mondo intero (questa tuttavia è solo una possibile interpretazione, del tutto personale).
Il “mantra della pace” è un’invocazione che conclude la Katha Upanishad (vi, 18), antico testo vedico.
La traduzione è più o meno questa:

“Possa proteggerci entrambi (maestro e praticante), per crescere insieme in conoscenza e perché la nostra ricerca diventi in entrambi vigorosa e luminosa. Che non abbiamo mai a odiarci! Om pace, pace, pace”

Ma un’altra possibile traduzione è questa:

“Possa Egli proteggerci entrambi (insegnante e allievo). Possa Egli farci godere di protezione. Possiamo entrambi esercitarci per scoprire il vero significato delle Scritture. Possa ciò che studiamo diventare per noi illuminante. Che non ci siano mai liti tra di noi. Om pace, pace, pace”.